A quindici giorni dall'inizio del nuovo campionato per l'Inter è tempo di un ulteriore test. L'avversario di giornata sarà il Pisa, quarta squadra sulla via dei nerazzurri nell'avvicinamento allo start della stagione. In attesa di avere il gruppo al completo e, soprattutto, tutti gli interpreti nella miglior condizione fisica e mentale possibile, Simone Inzaghi può permettersi di sperimentare delle diverse soluzioni tattiche, nella speranza che queste diano i loro frutti e che di conseguenza vadano ad ampliare il raggio di possibilità applicabili e percorribili per l'Inter che sarà. 

Contro il Pisa Barella in cabina di regia

L'esperimento odierno riguarda Nicolò Barella, centrocampista azzurro fresco di rinnovo che sarà impiegato davanti alla linea di difesa a tre e non nella canonica posizione di mezzala dove siamo abituati a vederlo, soluzione dipesa dalla volontà di non voler conferire già oggi una maglia da titolare ad Hakan Calhanoglu, giunto in settimana in ritiro dopo le vacanze post europeo con la sua Turchia. Il ruolo, di regola, spetterebbe a Kristjan Asllani ma, come detto in precedenza, la volontà e la necessità di ampliare le proprie armi per far male l'ha fatta da padrone, e le chiavi del centrocampo spetteranno così a Barella. L'occupazione di tale zona del campo non è nuova a Nicolò, già in passato è stato possibile osservarlo all'opera da mediano, sia nell'esperienza nerazzurra che in quella cagliaritana e con la nazionale. Ciò che ci ha dato modo di vedere non è stato però totalmente eccelso. Se da un lato la sua dedizione al ripiego difensivo e la predisposizione a percorrere lunghe distanze sono fattori che giocano totalmente a suo favore, dall'altro, eccessiva sufficienza nella gestione di alcuni palloni ed elevata irruenza nel corpo a corpo fanno tendere ad essere restii in un suo utilizzo da mediano. Tali problematiche sono state ricorrenti nella sua carriera e, per di più, retrocedere di alcuni metri potrebbe ovviamente compromettere il suo apporto nei metri che contano, essendo lui sempre stato un giocatore con ottima visione nei venti metri davanti alla porta e un discreto tiro dal limite, senza dimenticare gli inserimenti alle spalle che tanto mettono in difficoltà le difese avversarie, prova schiacciante il gol del 2-0 contro la Juventus nella stagione 2020-2021, serata che poi ha lanciato l'Inter verso la conquista del suo diciannovesimo scudetto

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