san-siro-milano

San Siro incontro Inter Milan Sala. Ancora nuvole sul futuro dello stadio di San Siro a Milano che dopo una serie di dicerie su abbattimento, ristrutturazione, utilizzo solo per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali del 2026 e possibile sede per la finale di Champions League nel 2027 rimane ancora incerto. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che a metà settembre incontrerà i dirigenti di Inter e Milan.

Futuro incerto

La Scala del Calcio, autentico patrimonio architettonico del calcio mondiale e da quasi un secolo con le proprie radici saldamente presenti nella città di Milano, potrebbe veder definire il proprio destino molto presto. Sul futuro dello storico impianto, ristrutturato in occasione della Coppa del Mondo del 1990, inizieranno entro metà mese, precisamente intorno a venerdì 13 settembre, i primi incontri tra i rappresentanti di Milan e Inter e il sindaco Beppe Sala. Il primo cittadino del capoluogo lombardo ha sottolineato l'importanza di questo appuntamento, spiegando che le parti coinvolte stanno organizzando le proprie agende per trovare un momento comune. Sull’argomento, Sala ha commentato: "C’è bisogno di capire bene le possibilità e le intenzioni delle due società”. Sul prezzo dell'impianto, Sala ha ribadito: “L’ammontare delle lavorazioni verrà deciso unicamente dall’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione locale non avrà voce in capitolo”.

Il confronto tra le parti sarà determinante, se non decisivo, per delineare il futuro di San Siro, mentre Inter e Milan stanno vagliando tutte le opzioni sul tavolo. La sorpresa più grande arriva proprio dal Milan, che fino a pochi mesi fa sembrava deciso a costruire un nuovo stadio a San Donato Milanese, un progetto molto più avanzato rispetto a quello dell'Inter a Rozzano. Tuttavia, la possibilità di ristrutturare San Siro è tornata prepotentemente d'attualità e i due club potrebbero prendere seriamente in considerazione l'idea di restare nel capoluogo lombardo.

Il 9 agosto, Milan e Inter hanno inviato una lettera congiunta al sindaco Sala, confermando di valutare due possibili scenari: la costruzione di un nuovo stadio nell'area di San Siro, accanto al Meazza, e la riqualificazione dello stadio attuale. Quest'ultima opzione sembra basarsi sul progetto presentato a giugno da WeBuild, che Sala ha definito "straordinario". Il piano prevede tre anni di lavori, durante i quali la capacità dello stadio verrebbe ridotta e verrebbero creati 10.000 posti premium nel primo anello. Inoltre, è prevista l'installazione di una struttura esterna collegata allo stadio, destinata a ospitare un museo e un ristorante, la messa in sicurezza del terzo anello e la costruzione di nuovi bagni e ascensori.

Decisione ai club

stadio-san-siro-interno

Un progetto che ha guadagnato terreno durante l'estate per i numerosi vantaggi che offrirebbe ai club. Tra questi, i costi stimati tra i 300 e i 400 milioni di euro, decisamente inferiori rispetto al miliardo necessario per il nuovo stadio del Milan a San Donato. I lavori avrebbero una durata limitata a tre anni e lo stadio potrebbe restare operativo, ospitando anche la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina, con la spesa potrebbe essere suddivisa tra i due club e i 10.000 posti hospitality garantirebbero introiti significativi per entrambi. Tuttavia, Milano potrebbe dover rinunciare alla finale di Champions League del 2027, per la quale l'UEFA ha già un piano B in caso di necessità e San Siro perderebbe anche i concerti estivi, con una notevole riduzione dei guadagni per la città, essendo l'estate il periodo in cui verrebbero concentrati i lavori.

La decisione finale spetta a Diavolo e Beneamata, che dovranno scegliere se procedere insieme alla ristrutturazione di San Siro o intraprendere strade separate; il club di Via Aldo Rossi sembrava orientato verso la costruzione del nuovo stadio a San Donato e l'Inter indecisa tra il rimanere a San Siro o costruire un nuovo impianto a Rozzano. Questa decisione dovrebbe arrivare a breve, forse non il 13 settembre, ma comunque in tempi ristretti.

La situazione Inter

Negli ultimi mesi, l'Inter ha vissuto una significativa trasformazione societaria, passando dalla proprietà cinese di Suning a quella americana di Oaktree. Questo cambiamento ha avuto un impatto anche sul dossier stadio, che è diventato ancora più centrale nella strategia del club. Per gli americani, che gestiscono il club attraverso un pool di manager che si alternano quotidianamente nella sede di viale della Liberazione, uno stadio moderno e di proprietà è visto come un elemento fondamentale per aumentare il valore della società, obiettivo prioritario per il fondo californiano.

Nonostante l'interesse per la costruzione di un nuovo stadio a Rozzano, dove l'Inter ha ottenuto una proroga fino al 31 gennaio 2025 per il diritto di esclusiva sull'area di proprietà della famiglia Cabassi, il club nerazzurro non esclude la possibilità di una ristrutturazione di San Siro. Nella lettera inviata a Sala, Oaktree e l'amministratore delegato corporate Alessandro Antonello hanno ribadito che la riqualificazione del Meazza è solo una delle opzioni in considerazione, non l'unica.

Film Inter al cinema: ecco dove vederlo. La lista delle sale aderenti
Rabiot, Depay, Martial: la top 11 degli svincolati è una formazione stellare