Al termine di una settimana per cuori forti, l'Inter di Simone Inzaghi si trova ancora a guardare tutti dalla testa della classifica. I nerazzurri sono stati capaci di gestire al meglio prima il big match dell'Allianz Stadium con la Juventus, prima inseguitrice diretta, passando poi per la pazza rimonta dal 3-0 nella trasferta di Lisbona, fino a giungere alla meritata vittoria di Napoli in cui tutto lo scacchiere ha funzionato per una vittoria tanto voluta quanto fondamentale.

La situazione un anno dopo

I numeri dell'Inter risaltano se paragonati al 2022. Dopo quattordici giornate, la formazione nerazzurra è prima in classifica con 35 punti, otto in più rispetto a 365 giorni fa se si pensa anche che lo scorso anno, alla pausa mondiale, la squadra navigava al 4° posto con 30 punti e cinque sconfitte all'attivo. Al netto delle gare giocate quest'anno, la squadra di Inzaghi ha realizzato 33 gol, due in più dallo scorso campionato, subendone "solo" 7 contro i 20 incassati nello stesso periodo del 2022. Numeri che al momento scavano un abisso tra il rendimento della scorsa stagione. E tutto questo grazie a un'alchimia quasi perfetta: un allenatore in pieno controllo della situazione, che sia il momento positivo o negativo, capace di far rendere la squadra al massimo e dare continuità di rendimento come dimostrano le vittorie negli scontri diretti contro Milan, Roma, Atalanta e Napoli, intervallate dal pareggio con la Juventus. La forza dell'Inter si traduce anche nella capacità di gestione delle forze e delle emergenze. I recenti infortuni di Pavard e Bastoni, avvenuti durante o alla vigilia di impegni delicatissimi, potevano sconvolgere gli equilibri del gruppo ma la duttilità e la disponibilità dei membri del clan nerazzurro hanno permesso di districarsi, tra Champions League e Serie A, senza perdere le proprie certezze e aumentando il carico di pressione sulle dirette rivali.
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Alessandro "Spillo" Altobelli