Guardiola

Guardiola in Italia. Guardiola in Italia: suggestione o possibilità concrete? Il leggendario tecnico del Manchester City è stato ospite nel programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio e tra i tanti temi trattati vi è anche il discorso riguardante il suo futuro che dalla prossima stagione potrebbe essere lontano da Manchester. E a domanda diretta se sia possibile immaginarlo di nuovo a lavorare in Italia dopo la sua esperienza calcistica a Brescia, Pep ha risposto con un “Tutto può essere”, parola d’ordine ribadita più volte nella serata. Nel corso del programma c’è stato anche il tempo di un ricordo amarcord anche con Roberto Baggio, suo compagno a Brescia, il ricordo di Carlo Mazzone e una battuta sulla finale di champions vinta dal suo Barca nel 1992 contro la Sampdoria di Vialli e Mancini, squadra tirata dal conduttore. 

Ma la domanda che da appassionati di calcio ci poniamo è se davvero ci siano margini per vedere lo spagnolo su una delle nostre panchine.

Possibilità concrete di vedere Guardiola in Italia

Il discorso sul futuro del tecnico catalano non può che partire dalla sua attuale situazione che lo vede ancora sulla panchina del City, con cui continua a fare quello che gli riesce meglio: vincere trofei e battere nuovi record. 

Sulla panchina dei citizens dal 2016, il suo ciclo sembra stia vivendo un momento di incertezze: incertezze legate al processo che ha preso il via a settembre e che vede il City rischiare grosso, incertezze sul suo rinnovo di contratto che scade nel 2025 e, notizia di pochi giorni fa, la decisione dello storico direttore sportivo Berigistain di lasciare il club a fine stagione dopo 12 anni. Il suo posto verrà preso da Hugo Viana, attualmente allo Sporting Lisbona e che non è scontato scelga di continuare a lavorare con lo spagnolo. 

Al momento il diretto interessato dribbla le domande sul suo futuro perché lui stesso non ha ben chiaro le sue scelte future. Da tempo si rincorrono i rumors che lo vedono sulla panchina dell’Inghilterra e che sono diventati ancora più insistenti da quando si è dimesso Southgate.

Per immaginare il suo futuro dobbiamo per forza partire da un presupposto: il suo ingaggio da 23 milioni di euro che percepisce attualmente a Manchester. Scontato dire che solo questo fattore lo rende fuori mercato per il nostro calcio e non solo: serve dunque una volontà di ridimensionare il proprio stipendio.

Proviamo però a escludere questo fattore dalla discussione e focalizziamoci sul piano tattico e di progettualità.

Restando in Serie A, possiamo escludere Juventus e Napoli che sono ripartite questa estate con nuovi progetti tecnici. Discorso diverso per le due milanesi, che per blasone e storia potrebbero rappresentare una valida soluzione: Fonseca è appena arrivato ma non sembra destinare a restare a lungo mentre Simone Inzaghi ha iniziato la sua quarta stagione a Milano e a fine stagione il suo ciclico all’Inter sarà davanti a un bivio, con le sirene inglesi sempre presenti in sottofondo. 

Aggiungiamo infine alcune soluzioni romantiche che potrebbero convincere Pep: il Genoa per cui ha espresso apprezzamento è un club storico del nostro calcio che gioca in uno stadio iconico come Marassi e infine una panchina affascinante come quella del Como, al momento affidata al suo ex calciatore e grande amico Cesc Fabregas. 

La suggestione di vedere Guardiola sul lago di Como supera ogni logica di stipendio, che peraltro la proprietà Indonesiana potrebbe anche permettersi, e ricade nel puro romanticismo.

In definitiva, alla domanda “Guardiola potrebbe mai venire ad allenare in Italia” la risposta è Si, ma a condizione che il tecnico metta la passione davanti a ogni logica di denaro, accetti uno stipendio da “umano” ( sempre ricordando la bolla dorata in cui vivono calciatori e allenatori) e accetti un progetto meno ambizioso ripsetto a quello faraonico degli sceicchi del City. 

Sognare, come si dice, non costa nulla.

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