Fabio Capello
Fabio Capello

Intervista Fabio Capello. Con ancora vivo il ricordo dell'esultanza dello stadio Marassi di Genova per il pareggio arrivato al 95' nella gara d'esordio in Serie A con il Grifone, l'Inter Campione d'Italia ha ripreso la preparazione in vista del secondo impegno stagionale, il primo a San Siro da titolata e con la Seconda Stella da sfoggiare. Il 2-2 in Liguria, maturato in modo beffardo, ha evidenziato alcuni difetti e problematiche che, a novanta minuti dall'inizio del campionato, hanno scatenato le prime critiche per una squadra in grado di griffarsi del titolo italiano con ben cinque giornate d'anticipo nell'annata passata.

Critiche frettolose

Intervista a Fabio Capello

La partita dello Stadio Luigi Ferraris è stata un esempio di come, nel calcio, l'equilibrio sia precario e che basta un piccolo errore per cambiare radicalmente l'esito di una gara. L'Inter, andata subito in svantaggio a causa di un errore di valutazione del portiere Sommer e di reattività da parte di Bisseck, ha saputo reagire grazie a una doppietta di Marcus Thuram, illusoria per i tifosi nerazzurri che si sono visti sfuggire la vittoria a pochi minuti dal traguardo a causa dell'ex Milan Junior Messias, autore del 2-2 finale.

Un pareggio che ha suscitato riflessioni e analisi critiche, soprattutto alla luce delle aspettative che circondano l'Inter dopo la conquista dello scudetto nella scorsa stagione. Fabio Capello, icona del calcio italiano e oggi esperto e rispettato opinionista, ha espresso il suo punto di vista sull'andamento della squadra, sottolineando come la fame di vittorie e la capacità di mantenere alta la concentrazione siano elementi chiave per chi ambisce a restare al vertice: “Quando si è a inizio stagione, la condizione fisica è primaria. Lautaro Martinez non ha riposato, tra Coppa America e ripresa degli allenamenti in anticipo oppure Calhanoglu ha sempre giocato ed è arrivato alle fasi finali dell'Europeo. E' ovvio che calciatori come loro non siano ancora al top".

Focus su…

Esultanza Lautaro Martinez Chalanoglu

Proseguendo nella sua analisi, Capello ha posto l'accento sui trascinatori della squadra durante la cavalcata scudetto sui quali, secondo l'ex allenatore di Milan e Juventus, l'Inter deve fondare anche le ambizioni per la nuova stagione, con un monito: “Attenzione! L'Inter potrebbe correre il rischio di vedere i leader e il resto della squadra adagiarsi ai ritmi delle ultime gare dello scorso anno, quando il discorso scudetto era stato archiviato. A Genova ho visto una certa sopravvalutazione da parte dell'Inter, come se credesse di aver già vinto facilmente, e i suoi campioni non hanno inciso come avrebbero dovuto".

L’unico a emergere in positivo nella disamina di Capello è stato Marcus Thuram, reduce da un Europeo non esaltante con la Francia, che ha sorpreso il tecnico friulano per la sua prestazione, risultando il migliore in campo e mostrando segni di crescita rispetto alle recenti apparizioni internazionali: Sabato ho visto solo un giocatore all'altezza dell'Inter della scorsa stagione, Thuram. Non avendo disputato un Europeo memorabile ha fatto una grande partita mentre gli altri compagni, invece, erano piuttosto lontani dal ritmo e dall'aggressività della squadra che ha dominato fino a qualche mese fa. Bisogna aspettare e vedere quanto tempo impiegherà l'Inter a tornare quella dell'anno scorso. E sarà fondamentale che i leader tornino presto ad avere fame di vincere”.

Risposte convinte

genoa inter top e flop
genoa inter top e flop

Nonostante il risultato deludente, nessuno ha perso fiducia nella squadra. Sui social, i tifosi hanno espresso il loro supporto, consapevoli che un mezzo passo falso, per lo più a inizio stagione, non può cancellare il valore di una squadra che ha dimostrato di essere la migliore d'Italia. "Dedicato a chi pensa che questi ragazzi non abbiano più fame…", ha scritto un tifoso su Instagram, accompagnando le sue parole con un video dell'energica esultanza di Frattesi e compagni dopo il gol del momentaneo 1-2 di Thuram. Un messaggio chiaro: la squadra è ancora affamata e pronta a lottare, nonostante la battuta d'arresto iniziale e che la moglie del tecnico Simone Inzaghi, Gaia Lucariello, ha condiviso nelle proprie Instagram stories.

Ritrovare la grinta e l'unità di intenti che avevano contraddistinto l'Inter Campione d'Italia rappresenta ora la sfida più grande per Simone Inzaghi. Il campionato è ancora lungo e l'allenatore piacentino ha molto tempo per correggere gli errori e migliorare, ma sarà fondamentale agire rapidamente per evitare spiacevoli e inaspettate battute d'arresto, sopratutto negli ultimi minuti di gara. Il lavoro sul piano tecnico, ma soprattutto su quello mentale, diventa quindi prioritario per riportare la squadra ai livelli di eccellenza che le competono.

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