Giovanni Melillo
Giovanni Melillo

Le dichiarazioni di Melillo. Una mattinata turbolenta quella di oggi, vissuta da tutto il mondo che circonda Inter e Milan. Infatti, proprio questa mattina è stato reso noto che 19 membri delle due curve sono stati arrestati per vari reati e affiliazioni a organizzazioni mafiose.

Un terremoto che ha scosso tutto il mondo del calcio italiano e non solo e che ha portato il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, a indire una conferenza stampa in cui ha parlato dell'accaduto.

Melillo: “Negli stadi ci sono troppi episodi di deriva criminale”

Il PM originario di Foggia esordisce nella conferenza stampa con queste parole: "Bisogna riflettere sui rischi che ci sono e che spesso si proiettano su parte del nostro sistema calcistico, sia professionistico che dilettantistico. L'indagine condotta è stata importantissima e abbiamo investigato in degli ambienti retti dall'omertà. Dobbiamo affrontare la realtà: negli stadi italiani ci sono troppi eventi di deriva criminale che poi spesso vanno a intaccare anche le società sportive stesse.

Il Procuratore poi prosegue: “Dobbiamo smettere di fare finta di niente. Coloro che appartengono a gruppi mafiosi devono stare fuori dagli stadi. La violenza all'interno degli stadi è ormai costante ed è tipica delle organizzazioni criminali. Le vittime devono denunciare ma ogni volta gli atti non sono registrati. Quando si parla di queste organizzazioni l'aspetto del tifo passa in secondo piano, in favore dei loro tornaconti. È molto grave il fatto che alcuni dei guadagni siano andati a dei soggetti detenuti.”

Sicuramente quello che è successo non è una buona pubblicità per le società e ciò ha scosso le due curve milanesi stamattina. I reati contestati sono diversi: estorsioni legate all'acquisto dei biglietti,  una quota mensile estorta sui parcheggi intorno al Meazza, risse violente e lesioni fuori dagli stadi e intestazioni fittizie di beni.