simone inzaghi inter
simone inzaghi inter

Il mercato nerazzurro, almeno fino a questo momento, non ha destato particolari sorprese. Il modus operandi della società è stato fin da subito chiaro, e ha rispettato ormai quel mantra che si ripete da diverse sessioni di calciomercato, ovvero la predilezione di andare a caccia di possibili colpi low cost, dove low spesso corrisponde a 0, senza mai però far sì che questo vada ad intaccare le componenti di competitività ed utilità

Le richieste di Inzaghi

Mehdi Taremi e Piotr Zielinski sono solamente le ultime pedine volte alla dimostrazione della strada intrapresa, che non accenna a modificarsi anche dopo il subentro ai vertici della società del fondo Oaktree che, per quanto fatto vedere fino a questo momento, sembrerebbe anche esser disposta a rimpinzare la rosa di possibili prospetti dal nome non blasonato, come i casi di Thiago Romano e Luka Topalovic

I nomi in entrata, però, non sono terminati qui, con la società di Viale della Liberazione che ha messo le mani anche su Josep Martinez, estremo difensore, ed Alex Perez, un possibile terzo a destra nella linea difensiva, che fa delle sue migliori qualità l'altezza, la possenza e la buona impostazione del gioco. Simone Inzaghi però, è stato chiaro, riconfermarsi non sarà facile, e per farlo servirà una rosa lunga, ed è proprio per questo che il tecnico piacentino ha espresso al club la propria volontà di ulteriori innesti. 

In primis, vi è la necessità di portare a Milano un giocatore che fa dell'imprevedibilità il suo marchio di fabbrica, una figura abile ad agire dietro le punte e su tutta la linea della trequarti, garantendo così magari soluzioni nello spazio per punte e quinti di centrocampo, e creando magari superiorità numerica puntando l'uomo. L'unico nome accostato all'Inter utile a ricoprire questo ruolo è stato quello di Albert Gudmundsson, per il quale non vi è mai stato un vero e proprio affondo, con l'islandese ormai promesso sposo della Fiorentina

Più complicata, invece, è la questione relativa a Federico Chiesa, un rebus intricato di difficile risoluzione e comprensione. Oltre a ciò, potrebbe essere necessario anche un innesto difensivo, magari duttile sia nella linea a tre che come possibile esterno di centrocampo, visto l'infortunio di Buchanan, con l'Inter che si è mossa per Yarek Gasiorowski, classe 2005 del Valencia e profilo che rispecchia le qualità sopracitate, ma per il momento il la società spagnola fa muro sul prezzo. Servono 15 milioni, troppi per l'Inter.

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