Vieri Inter
Vieri Inter

Christian Vieri è stato uno dei centravanti più prolifici della storia dell'Inter e uno dei più forti attaccanti italiani, oltre che uomo simbolo dell'Inter ricca ma poco vincente dei primi anni di presidenza Moratti.

L'ex giocatore, che con il Presidente ha sempre avuto un rapporto forte fino alle vicende che hanno lasciato scorie anche giudiziarie, è tornato a parlare ai microfoni di Prime Video in occasione di un intervista per il nuovo format del canale streaming denominato “Fenomeni” e condotto da Luca Toni. 

L'Inter di Vieri: Ronaldo e il rapporto con Moratti

In questa occasione Vieri ha ripercorso la sua carriera e ha parlato a lungo, come normale che sia, del suo periodo interista nel quale avrebbe dovuto formare una coppia da sogni con Ronaldo Il Fenomeno, sogno infranto purtroppo dai numerosi infortuni che entrambi hanno accusato nel loro periodo interista.

Sul brasiliano, Vieri la pensa così:

“Sono andato all'Inter per giocare con lui. Il primo giorno eravamo da soli in spogliatoio, sono andato da lui e gli ho detto: ”Ciao Ronnie, io sono qua per giocare con te". Era un giocatore che non si era mai visto. Purtroppo gli infortuni ci hanno impedito di giocare insieme più spesso, avremmo potuto formare una delle coppie più forti al mondo".

Per quanto riguarda il rapporto con il Presidente Moratti, che è sempre al centro di voci che vorrebbero il suo ritorno nell'Inter, Vieri rivela come la situazione sia tornata cordiale dopo i pedinamenti, gli anni di gelo e altre vicende giudiziarie che avevano intaccato i rapporti. 

“Quando uscì la storia dei pedinamenti io lo volevo denunciare. Lui avrebbe potuto chiamarmi e dire ”abbiamo fatto una cagata" e invece niente. Non me l'aspettavo da lui ed ero molto arrabbiato per questo. Abbiamo passato 10 anni senza parlarci, ma una ventina di giorni fa ho chiamato il figlio Mao e dopodiché sono andato in ufficio a trovare “il Pres”. Abbiamo parlato per una mezz'oretta, ho fatto il primo passo anche perché quando hai dei figli diventi più buono. Tra di noi c'è sempre stato grande affetto, abbiamo vissuto sei anni intensi. Ci siamo abbracciati e baciati. Lui è una grande persona, è stato carino e gentile come sempre".

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