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Derby chiavi successo. Un nuovo derby si profila all'orizzonte da cui domenica il sole sorgerà per illuminare la città di Milano, pronta a fermarsi per seguire da vicino l'ennesimo scontro tra le sponde opposte del Naviglio. Morale e condizioni opposte per la Beneamata e il Diavolo, eterne rivali in una sfida straordinaria e dall'esito sempre incerto. 

Come si vince un derby

-1 al derby di Milano numero 181, gara che le eterne rivali cittadine affrontano con stati d’animo opposti. L'Inter Campione d'Italia, fortificata dopo l'ottima prestazione di mercoledì contro il Manchester City nella gara d'esordio della nuova Champions League, arriva carica e con pochi dubbi di formazione; la condizione degli uomini di Inzaghi è ottimale e il tecnico piacentino potrà contare sul gruppo al completo. Discorso diverso per i cugini rossoneri: la vittoria con il Venezia nell'ultimo turno di Serie A è stata oscurata dalla lezione subita martedì a domicilio dal Liverpool in cui la squadra è stata apertamente contestata dal pubblico, dopo un avvio di campionato incerto, sebbene il -3 dai nerazzurri.

Questo derby potrebbe avere un peso significativo, non solo per il morale delle due squadre, ma anche per il loro futuro in questa stagione. Molteplici i punti chiave segneranno l’avvicinamento alla sfida tra cui la pressione su Fonseca; un altro passo falso per il Milan potrebbe complicare ulteriormente la situazione del tecnico, per cui si parla già di contatti con possibili sostituti da parte di Zlatan Ibrahimovic mentre l'Inter cercherà di consolidare il suo ottimo momento per restare tra le protagoniste principali in Serie A.

Poli opposti

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Nella trasferta di Manchester di Champions League, Simone Inzaghi ha ottenuto risposte positive anche da quei giocatori al momento considerate seconde linee come Zielinski e Taremi, che si sono dimostrati all'altezza senza influenzare negativamente il gioco e far rimpiangere i cosiddetti titolarissimi, tra cui Federico Dimarco, determinato a essere presente nel derby dopo l'acciacco muscolare rimediato nel pareggio sul campo del Monza di settimana scorsa. Oltre al suo contributo tecnico, la sua presenza sarà cruciale per trasmettere quel senso di appartenenza che è indispensabile nelle stracittadine.

Tutt'altro che sereno è l'ambiente in casa Milan. I rossoneri di Fonseca hanno deluso nella sconfitta in Champions League più per l'atteggiamento che per la prestazione, in cui Tammy Abraham si è comportato molto bene e che per il derby si candida a una maglia da titolare. La squadra appare spenta e disorganizzata, con il morale a terra.

Stato di forma

La prestazione contro il Monza aveva fornito indicazioni contrastanti sullo stato di forma dell'Inter dopo la gara dominata, pre pausa nazionali, contro l'Atalanta, in cui una comprensibile preoccupazione per l'esordio in Champions, aveva indotto Inzaghi a varare il turnover e tornare con un rischioso 1-1. Sebbene Lautaro Martinez sia ancora a bocca asciutta in stagione, Inzaghi può contare su diversi uomini in ottima forma, come Thuram, protagonista di un avvio di stagione straordinario.

Il Milan, invece, non brilla. Il problema sembra essere più mentale che fisico, ma la squadra non riesce a decollare. Alcuni giocatori sono ancora lontani dalla miglior condizione e troppi titolari sembrano ancora non essere al 100%, tranne forse Pulisic, l'unico al momento in grado di dare una possibile sterzata vincente.

Le mani degli allenatori

Del collaudato 3-5-2 di Simone Inzaghi, ad Appiano Gentile non verrà cambiato nulla. I titolarissimi sono tutti a disposizione di Simone Inzaghi, compreso Dimarco, sebbene non sia al massimo fisicamente e Lautaro, che deve ritrovare la sua incisività sotto porta e per cui il tecnico piacentino ha spento ogni voci su un possibile caso nella conferenza stampa della vigilia. Entrambi dovrebbero partire titolari sebbene non siano tramontate le chances di vedere Taremi dall'inizio, come già successo a Manchester in Champions League.

L’Inter dovrà incanalare il derby nei binari giusti fin dall'inizio con l’obiettivo di mettere subito pressione al Milan, costringendo Tomori e compagni a rivivere le difficoltà degli ultimi scontri diretti. Per Fonseca, il primo ostacolo sarà superare indenne i primi 20 minuti, senza andare in svantaggio. Nei precedenti otto derby, il Milan è andato sotto sei volte nei primi 21 minuti, spesso subendo gol da calcio d’angolo.L’Inter dovrà mantenere l’approccio aggressivo che ha caratterizzato le ultime sei vittorie contro i rossoneri, ma senza farsi ingannare dai favori del pronostico o puntare troppo sul record dei sette derby vinti consecutivamente, che potrebbe portarli nella storia.

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