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14 novembre 1909, Torino, campo di Corso Sebastopoli, campionato di Prima Categoria italiana. Sono queste le coordinate del primo incrocio (sul campo) tra Inter e Juventus per una rivalità che da quasi 115 anni ha preso il sopravvento e che divide il massimo campionato di calcio del Belpaese. 

Gli scontri tra Beneamata e Vecchia Signora hanno interessato non solo scudetti e finali di coppa ma anche trattative di mercato, segrete o alla luce del sole, andate in porto o saltate all'ultimo momento fino a giungere al sorpasso in extremis, come accaduto nella giornata di ieri, mercoledì 17 luglio, quando un altro giocatore ha deciso di prendere la via di Vinovo.

Biscione contro Zebra: i duelli di mercato

Juan David Cabal, difensore colombiano classe 2001 è l'ultimo, in ordine di tempo, acquisto in casa Juventus. 12 milioni di euro la cifra pattuita con l'Hellas Verona per il trasferimento in bianconero del giocatore 23enne, 22 presenze nell'ultima stagione. Trasferimento arrivato al fotofinish e che ha visto Giuntoli beffare l'Inter, intenzionata a puntellare la fascia sinistra orfana di Tajon Buchanan, costretto ai box per almeno 4 mesi a causa della frattura alla tibia rimediata in Copa America, che aveva già trovato l'accordo sia con il calciatore sia con la società scaligera.

Il sorpasso bianconero per Cabal lascia l'Inter alle prese con la necessità di trovare un “sostituto del sostituto”, un'occasione magari a zero per garantire copertura nel gioco dei doppi ruoli voluto da Simone Inzaghi, ma non solo; l'aver perso l'esterno mancino colombiano rievoca i grandi duelli di mercato tra Beneamata e Vecchia Signora che hanno segnato molte delle sessioni di mercato degli anni addietro e che potrebbero ora interessare la trattativa per Albert Gudmundsson del Genoa, entrato nei radar della squadra piemontese e da cui l'Inter deve guardarsi per non perdere un'altra pedina a favore dei rivali. 

Da Bergkamp a Stankovic fino a Bremer, Lukaku e Djalò

Gli intrecci sull'asse Milano-Torino sono numerosi. Tra i più caldi e indimenticabili non può mancare il primo, quello da cui tutto è cominciato. Se nel 1977, l'Inter si era assicurata le prestazioni di un giovane fantasista francese che con il pallone se la cavava abbastanza bene, Michel Platini, il passaggio di Le Roi alla Juve, cinque anni dopo, ha contribuito a dare il via alla rivalità extra campo tra nerazzurri e bianconeri.

I cambi d'idea sono frequenti nel mondo. Ogni giorno le persone, attratte da un'esperienza, un acquisto o una proposta economica sono solite prendere una decisione salvo poi invertire la rotta all'ultimo momento. Facile, dunque, citare due episodi a forti tinte nerazzurre: nel 1993, l'Inter del Presidente Ernesto Pellegrini riesce a soffiare alla Juventus le prestazioni del centravanti Dennis Bergkamp dell'Ajax che decide all'ultimo momento di cambiare destinazione, convinto dalle parole del numero uno nerazzurro, mentre gennaio 2004, la Juventus è in contatto con la Lazio per l'acquisto di Dejan Stankovic e l'accordo si trova. Il centrocampista serbo, che di li a poco avrebbe griffato la sua carriera di gloriosi trofei, così come l'olandese nove anni prima, sceglie di virare verso Appiano Gentile dove scriverà la storia nerazzurra affermandosi come una delle colonne portanti della squadra del celebre Triplete e non solo. 

C'è chi poi, pur di non vedere un proprio idolo passare da una parte all'altra (specie se l'altro lato è uno dei più odiati) scende addirittura in strada a gridare il proprio disappunto. Nell'inverno 2014, Juve e Inter sono ai poli opposti: i primi, da due stagioni, dominano la Serie A mentre i secondi annaspano alla ricerca di un qualcosa che possa salvare una stagione fin li deludente. La soluzione del nuovo patron interista, Erik Thoir, è imbastire uno scambio alla pari con la Juventus proponendo Fredy Guarin per Mirko Vucinic. La trattativa, ormai agli ultimi dettagli, fallì non per motivi tecnici o economici, ma per le proteste dei tifosi dell'Inter, che scesero in piazza con lo striscione "Via le mele marce della società". 

Menzioni d'onore, in conclusione, per i trasferimenti di Gleison Bremer e Tiago Djalò, con Romelu Lukaku sullo sfondo. Il primo, destinato all'Inter con un accordo trovato da tempo, viene prelevato dalla Juve, venduto de Ligt al Bayern Monaco, superando all'ultimo la concorrenza, con l'ex granata che firma per 47 milioni mentre il secondo, deciso a volere una big subito, sceglie Torino per una questione di minor concorrenza vista la forma dimostrata da gente del calibro di Pavard, Bastoni, Darmian, Acerbi e il giovane Bisseck.

Da non dimenticare anche chi, dopo aver giurato amore eterno, tratta sotto traccia con i rivali: Romelu Lukaku, nell'estate 2023, dopo aver fatto di tutto per tornare definitivamente a Milano, diede mandato al suo avvocato di sondare il terreno per un approdo in Piemonte in gran segreto mentre l'Inter cercava la soluzione con il Chelsea per il ritorno del belga, salvo poi essere scoperto e mollato seduta stante dal club di Viale della Liberazione.

Con tutti questi intrecci del passato, non resterà ora che attendere se l'aver perso Cabal significherà per l'Inter aver dovuto rinunciare a un elemento di spicco o se l'azione di Giuntoli & C. sia stata solo di interferenza per indebolire una diretta avversaria. Che sia un'azione concreta, di disturbo o una semplice suggestione, l'eterna battaglia, sul campo o nelle stanze segrete del calciomercato, tra Inter e Juventus è destinata ad accompagnare in eterno il campionato di Serie A.

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