Accelerata Oaktree: sponsor, USA e stadio. Si può tranquillamente dire che ci sia stato un periodo di forte rivoluzione dalle parti di viale della Liberazione. Nello specifico l'organigramma societario dell'Inter ha subito parecchie rivisitazioni nel corso di queste settimane, sebbene poi i principi e i comandamenti della sacra scrittura nerazzurra non siano stati toccati. Un periodo piuttosto lungo che ha inevitabilmente messo in stand-by più di qualche pratica da svolgere, poiché l'importanza e l'attenzione generale era mirata alla ricerca di una nuova stabilità manageriale e societaria. In effetti poi qualcosa c'è stato davvero: a partire dal 20 maggio si possono contare più di qualche episodio chiave all'interno di questa telenovela nerazzurra, che non solo hanno poi segnato l'imminente futuro della società, ma hanno anche garantito un futuro decisamente prospero. Di certo il passaggio di proprietà dalla famiglia Zhang al fondo californiano Oaktree non può che essere un episodio determinante. Sin dai primi momenti gli esponenti americani hanno delineato gli obiettivi, le ambizioni e le regole di questa nuova gestione, inevitabilmente lanciando un messaggio di speranza, stabilità e sicurezza nei propri mezzi. Non poteva che essere una strategia efficace, visto il recente passato colmo di dubbi e misteri. Poi l'elezione a presidente del direttore generale Giuseppe Marotta, un'altra mossa ben pensata che dà coerenza alle linee guida nerazzurra. Adesso Oaktree non vuole fermarsi e punta ad ulteriori tre obiettivi, uno più ambizioso dell'altro.

Obiettivo: incassi record e crescita del marchio Inter

Il successo dell'Inter non può che ripartire dalla vittoria del 20° Scudetto. Un campionato di quel tipo non è di certo cosa da poco ed è per questo che la società deve fare leva su questo successo straordinario per poter ottenere maggiori incassi. I modi per poter raggiungere questo obiettivo sono molti ed alcuni sono già stati messi in atto. Basti pensare alla forte campagna pubblicitaria dell'Inter Media House, che tramite foto, video, striscioni e quant'altro ha fatto sembrare infinita la festa Scudetto. In un mondo dove i social sono i veri trascinatori dei ricavi di milioni di aziende, l'idea di pubblicare ovunque i ricordi e le cartoline di un Inter così è alquanto superlativa. Per non parlare delle nuove maglie: la divisa 2024/2025 avrà due decorazioni non da poco come la seconda stella sullo stemma e il Tricolore sul petto. Una produzione massiccia che si stima possa portare un incasso di circa 25 milioni di euro tramite la sola vendita dai canali ufficiali. Un'altra strategia è l'aumento della fanbase nerazzurra: i successi di quest'anno hanno portato un aumento circa del 15%, superando la soglia dei 72 milioni di tifosi. Gli stessi tifosi che sono cresciuti a dismisura anche in terra americana, nonché patria del fondo Oaktree. L'idea è quella di proseguire nella crescita degli Inter Club negli Stati Uniti, che tutt'ora contano almeno una sede in Miami, New Jersey, New York, Boston, Chicago, Las Vegas, Los Angeles, San Francisco, Ohio, Philadelphia e Washington. Le mosse nerazzurre in terra americana sono state molte, come ad esempio la forte pubblicità al GP di Las Vegas o al festival musicale Coachella, dove peraltro il dj turco Mahmut Orhan ha partecipato con addosso la maglia del suo amico Hakan Calhanoglu. Si è poi discusso anche della questione stadio. Oaktree vuole approfondire meglio la faccenda, poiché è fondamentale avere uno stadio di proprietà. I vantaggi sono molteplici e la permanenza a San Siro rischia di non far decollare il brand. Al momento, però, ci sono ancora alcune vicende da decifrare, ma presto anche l'idea stadio sarà presa più in considerazione.
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