In caso di passaggio dell'Inter a Oaktree, chi potrebbe diventare il prossimo presidente?

Stando a quanto tutta la questione societaria nerazzurra ha riportato fino a questo momento, mercoledì 22 maggio il presidente dell'Inter Steven Zhang dovrebbe perdere la proprietà del club, ma in caso di mancanza di un accordo, è "altamente probabile attendersi una battaglia a carte bollate che prolungherebbe la coda della transizione. Nessuno perde una proprietà da circa 1 miliardo di euro senza mettere in mezzo gli avvocati. Con tutto quello che ne consegue per il pericolo di immobilità per l’Inter: come si possono firmare nuovi contratti quando non si ha certezza di chi metterà il grano? E la prima cartina di tornasole sarà a inizio giugno, quando si vedrà chi sarà ad erogare gli stipendi" ha esposto Tancredi Palmeri nel suo editoriale su L'Interista. Sempre secondo il giornalista, sarebbe opportuno ricordare che comunque vada Oaktree siede già nel consiglio di amministrazione dell'Inter e che dunque non si parlerebbe di far entrare in società un profilo del tutto defilato dal mondo nerazzurro. Bisognerebbe piuttosto che capire se tali membri, Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, avranno nuove e più importanti mansioni. Palmeri conclude il suo editoriale con una riflessione forse molto sbilanciata ma che sicuramente invita a riflettere. Difatti, lui scrive che Beppe Marotta in tutti questi anni (in nerazzurro) ha svolto il compito di "intessere i rapporti" e che dunque "potrebbe diventare il nuovo presidente dell’Inter, o comunque plenipotenziario, in quanto migliore garanzia proprio per Oaktree di valorizzazione dell’investimento", ricordando che comunque il fondo americano non rimane, e non si conoscono ancora quali sono le intenzioni e se abbiano già un compratore.
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