La testa della classifica non placa i rumori di fondo relativi all'incertezza sul futuro della proprietà nerazzurra. Nelle scorse settimane avevamo parlato di un interessamento da parte del fondo sovrano dell'Arabia Saudita PIF, ma anche dell'uomo d'affari finlandese Thomas Zilliacus, che agli inizi di novembre aveva esplicitato pubblicamente — su X — la sua intenzione di imbastire una trattativa per l'acquisizione dell'Inter. Le ultime indiscrezioni rimandano però ad un nuovo soggetto finanziario: la Qatar Islamic Bank dello sceicco Jassim Al Thani. Questa volta a lanciare la provocazione è il giornalista Enrico Currò di Repubblica: «In attesa di verificare il seguito delle indiscrezioni sulla trattativa per la vendita del club al fondo sovrano del Qatar, che fanno il paio con quelle sul Milan al fondo sovrano saudita, per ora il derby della seconda stella non è arabo ma cino-americano e pende dalla parte nerazzurra». Il riferimento sarebbe in realtà ad una banca e non a un fondo, che rimanderebbe proprio allo sceicco Al Thani — omonimo del magnate del PSG —.

Il debito di Zhang

Un lungo approfondimento di James Horncastle su The Athletic fa i conti in tasca all'Inter: il nocciolo della questione sarebbe un prestito da 350 milioni che la società di gestione patrimoniale Oaktree Capital ha concesso alla proprietà di Steven Zhang. Una mancata restituzione del debito entro la scadenza, fissata a maggio, aprirebbe due possibili strade per Suning: rifinanziamento oppure cessione del club. Se non bastasse, va aggiunto che Zhang è ancora coinvolto in un procedimento dell'Alta Corte di Hong Kong riguardo un debito da circa 300 milioni verso i creditori della China Construction Bank.

Chi è Jassim Al Thani?

Jassim Al Thani è il figlio dell'ex primo ministro del Qatar Hamad bin Jassim Al Thani. Dopo gli studi nel Regno Unito, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Qatar Islamic Bank dal 2004, prima di diventarne il presidente. Secondo Calcio e Finanza, la banca qatariota è stata «la prima banca islamica ad iniziare ad operare nel Paese nel 1982 ed è ancora oggi la più grande: la banca detiene attualmente il 49% delle quote delle banche islamiche quotate in Qatar e circa il 10% delle totale del settore bancario nazionale».

Opportunità qatariota

La situazione debitoria dell'Inter potrebbe allora rappresentare una ghiotta opportunità per la Qatar Islamic Bank di Al Thani. Lo stesso sceicco si era interessato in prima persona, negli scorsi mesi, all'acquisizione del Manchester United con un'offerta, poi respinta, di 6 miliardi di sterline. L'elemento di ulteriore interesse sarebbe però l'indiscrezione secondo cui il "promotore" della trattativa tra la banca qatariota e l'Inter sarebbe nientemeno che il presidente FIFA Gianni Infantino, amico personale dello sceicco. Saranno le scadenze di maggio a fare luce sul futuro della proprietà nerazzurra.
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Alessandro "Spillo" Altobelli