Giunge al termine la carriera dell’ormai quarantenne Fabio Quagliarella, il quale può vantare 242 goal, di cui oltre 100 in serie A. L’attaccante conferma le voci degli ultimi periodi che, lo vedevano ormai prossimo all’addio al calcio giocato. A malincuore, lo stesso capocannoniere della stagione 2018-2019 in serie A ha ammesso: “Sono costretto a smettere di giocare. Sono svincolato, ma sono in condizioni fisiche inaccettabili per poter tornare in campo”. Ripercorriamo la sua carriera.
Il classe ’83 muove i primi passi nelle giovanili del Torino, esordendo in serie A il 14 maggio del 2000. Inizialmente, lo spazio nei granata era ridotto, vista la sua tenere età ed iniziarono così, vari prestiti nelle categorie inferiori.
Nel 2004 torna a Torino contribuendo alla promozione della squadra in serie A, gioia dal sapore agrodolce, in quanto da lì a poco la società sarebbe fallita.
Il centroavanti trova così continuità nella città marchigiana di Ascoli, dove disputa la sua prima stagione in serie A da titolare. Ciò nonostante la svolta della sua carriera, avviene sotto la guida dell’allenatore della Sampdoria dell’epoca, Walter Novellino. Di fatto, il calciatore campano segnerà 13 reti con la maglia blucerchiata.
Dopo l’ottima esperienza ligure, l’Udinese riesce ad appropriarsi del cartellino della giovane promessa ed è proprio in maglia friulana che vengono definitivamente fuori tutte le sue potenzialità. L’attaccante, inoltre, firmerà le prime presenze ed i primi goal in Europa.
Napoli e Juventus
Nell’estate del 2009, la sua Napoli è pronto a riabbracciarlo e viene acquistato di fatto per oltre 16milioni di euro. Nonostante diventi immediatamente idolo della tifoseria partenopea, in maniera apparentemente inspiegabile, dopo una sola stagione, abbandona l’amata città. Tale decisione genera il malcontento della tifoseria, soprattutto per la sua successiva destinazione: la Juventus.
Sarà solo in un secondo tempo che verranno a galla le reali motivazioni dietro questa scelta. Il calciatore si era trovato vittima di stalking da parte di un agente della polizia postale, il quale lo minacciava con lettere anonime e minatorie, accusandolo di rapporti con clan camorristici.
Alla Juventus seguono ottime prestazioni che porteranno Quagliarella ad ottenere i primi trofei della sua lunghissima carriera. Di fatto, parteciperà all’era Conte, nella quale raggiungerà la vittoria di: tre Scudetti e due Supercoppe Italiane.
Successivamente a qualche alto e basso nei bianconeri, nel 2013 decide di cambiare sponda della città, trasferendosi al Toro, Società che l’aveva visto esordiente.
È nel 2016 che si compie un altro ritorno dello stabiese, quello alla Sampdoria. E’ proprio qui che, molto probabilmente, vive le migliori stagioni della sua carriera, dove riesce persino a laurearsi capocannoniere, entrando così a far parte per sempre della storia della Samp.
All’epilogo di una gloriosa carriera come quella brevemente descritta e all’insorgenza di numerosi infortuni che hanno determinato gli ultimi anni della sua permanenza nel calcio, Fabio Quagliarella decide dunque di appendere definitivamente le scarpe al chiodo. L’ormai ex calciatore volge però lo sguardo al futuro, affermando: “Ora avrò tutto il tempo per capire quale strada intraprendere”.