Quando lui gioca, l'Inter non perde mai. In casa nerazzurra, il passare del tempo rinforza una convinzione sempre più nitida: Benjamin Pavard è una sicurezza. L'arrivo di un campione del mondo alla corte di Simone Inzaghi ha portato qualcosa a tutto il gruppo. Anche la gara di ieri, nonostante l'ammonizione, lo ha visto svettare tra i migliori in campo. Per soppesare il reale impatto dell'ex Bayern, non basta metterne in mostra l'eleganza difensiva, perché raramente il francese effettua meno di 60 tocchi di palla per partita, dimostrazione di un'attitudine a rendersi parte attiva nella manovra di costruzione del gioco, con percentuali di precisione nei passaggi che oscillano fra l'80 e il 95%. Inoltre, Benji è stato capace di imprimere un segno nelle dinamiche extra-campo, entrando nelle simpatie dei supporters nerazzurri nel giro di pochi mesi e diventando un idolo per tifosi ed appassionati.

A gennaio solo vittorie

Numeri alla mano, quando Pavard gioca dall'inizio l'Inter non ha mai perso. In altre parole, con il francese in campo i nerazzurri sono sicuri di portare a casa almeno un punto. Una statistica che ha subito un'impennata al rialzo dal 23 dicembre – data del definitivo reintegro in gruppo dopo l'infortunio –, considerato che l'Inter è inciampata solamente nel pareggio di Genova. Ma anche in quell'occasione, Pavard aveva disputato solamente i minuti finali. Nel mese di gennaio, Inzaghi lo ha sempre schierato titolare e il francese ha risposto con un filotto di vittorie: in campionato contro Monza, Verona e Fiorentina e in Supercoppa contro Lazio e Napoli. E quando la finale di Riyadh sembrava non sbloccarsi più, sul primo trofeo della stagione ci ha pure messo lo zampino, grazie al delizioso assist per il gol vittoria di Lautaro. La stoffa del campione è anche questa.
Atletico Madrid-Inter Canale 5 o Amazon? Ecco dove vederla in tv
Alessandro "Spillo" Altobelli