Dopo i rumors di qualche giorno fa, è finita la "bolla" social legata al tema delle quote di partecipazione di LionRock nell'Inter.

I social, si sa, sono uno strumento tanto potente quanto dannoso. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a tesi ed ipotesi riguardanti il possibile illecito da parte della società nerazzurra legato alle quote di partecipazione di LionRock nell'Inter, questione che ad oggi ha evidenziato il nulla assoluto. Anche Repubblica smonta il caso e sottolinea come la scia della cattiva informazione sia partita dai tifosi avversari, e questo era prevedibile, che ancora oggi chiedono indagini approfondite, punizioni esemplari e movimenti di protesta. Il quotidiano, infatti, scrive: "Nel giorno in cui Simone Inzaghi ha incontrato i vertici del fondo Oaktree, nuovo proprietario dell’Inter, migliaia di tifosi avversari chiedono penalizzazioni per il club nerazzurro. Dentro e fuori dai social network, sostengono la presunta violazione dell’articolo 20 bis delle norme Figc sulle acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie". La presunta uscita di LionRock nel 2021 in occasione del prestito contratto da Suning con Oaktree non ha mai trovato conferme nella realtà dei fatti, anche perchè ad oggi nel CdA nerazzurro  siede ancora Daniel Kar Keung Tseung, fondatore proprio di LionRock. Di sicuro nel 2021 gli investitori di Lionrock coinvolti nell’operazione Inter hanno avuto la rassicurazione che non avrebbero perso soldi in caso di default. E probabilmente, a rimborsarli sarà stato lo stesso Zhang. Fatto sta che né l’Inter né Oaktree, che ha escosso il pegno senza intoppi, si preoccupano di una vicenda che riguarda i rapporti fra ex azionisti: eventuali accordi economici fra Lionrock e Zhang, senza modifiche delle quote di azioni del club possedute, non avrebbero del resto effetti sull’Inter. Ma, chiaramente, sui social dove è partito il polverone in molti non sono d’accordo, e c'era da aspettarselo.
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