Cristian Stellini, storico vice di Antonio Conte, ha parlato in esclusiva a TeleLombardia dell'ex CT nerazzurro e di alcune scelte di mercato. Solo parole di stima e di apprezzamento quelle di Stellini per l'ex allenatore di Inter e Juve, spesso etichettato come un tecnico che pretende un ricco budget e difeso dal suo vice proprio su questo punto: "Questo è assolutamente falso: ha sempre richiesto progetti ambiziosi, non giocatori costosi. Solo uno lo ha voluto fortemente: Lukaku, che poi però è stato venduto al doppio di quanto era stato pagato". Sulla scelta che ha portato Big Rom in nerazzurro, poi, Stellini rivela il retroscena del bivio in cui l'altra opzione era l'oggi rossonero Rafael Leao: "Nessuno ha mai scartato Leao, si vedeva che era un prospetto interessante, ma è l'allenatore a scegliere in base alle proprie esigenze. La storia di Conte ci dice che con lui crescerebbe". Una scelta, peraltro, che si è rivelata giusta sia per il giocatore sia per il club, come concorda anche il tecnico: "Tornare su questi discorsi è ridicolo: per Antonio parlano i risultati. La sua è stata la scelta corretta".

Stellini: "Conte ha lanciato tanti giovani, ma servono anche i più esperti nello spogliatoio"

Stellini e Conte allenatori Inter Una delle etichette appiccicate alla figura di Antonio Conte è che non voglia i giovani in rosa, questione su cui invece Stellini fa chiarezza e che smentisce completamente: "Secondo me è solo una questione mediatica. Conte ha lanciato Ranocchia a 16 anni, Caputo al Bari che veniva dall'Eccellenza, dovremmo parlare di un allenatore davvero importante e invece a volte ci si sofferma su questo pregiudizio". Vero è che proprio in nerazzurro erano arrivati alcuni senatori, quali Vidal, Kolarov e Sanchez, non proprio nel fiore degli anni, ma Stellini spiega così quelle scelte di calciomercato: "Erano parametri zero, gli unici disponibili per i ruoli che ci servivano: non trovi giovani in scadenza". Su questo argomento, poi, il vice di Conte ritorna anche per sottolineare l'apporto umano dei giocatori più esperti: "Dovreste chiedere all'interno della società cosa ha dato uno come Kolarov nello spogliatoio". Si conclude l'intervista, impossibile fare altrimenti, prima cadendo sulla suggestione Conte-Milan: "Io mi occupo solo del lavoro sul campo. Conte ha sempre ribaltato pronostici, colmato gap importanti e al momento il Milan lo ha: non parlo di futuro ma di storia e di numeri. Tutte le grandi squadre possono diventare un progetto adatto". In ultima battuta, poi, per rispondere alla domanda pungente che gli imponeva di scegliere se portare Conte a Milano o Torino, Stellini se la cava così: "Lo porto a casa mia e gli cucino un bel risotto (ride, n.d.r.). Non lo so, onestamente, conoscendo il mister dico che sceglierebbe il progetto".
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