Il nuovo responsabile del settore giovanile nerazzurro Massimo Tarantino, ex giocatore di Serie A per squadre come Napoli, Bologna e per la stessa Inter, è stato intervistato da Radio Serie A e si è soffermato su alcuni aspetti del suo lavoro e sul percorso di crescita del settore giovanile:
“L’Inter già l’anno scorso ha dato la possibilità a molti 2005 di giocare sotto età con la Primavera, è un lavoro che ci siamo ritrovati e abbiamo aggiunto qualche altro ragazzo arrivato dall’U18. Abbiamo assemblato secondo me una squadra buonissima, c’era della grande qualità all’interno di questi due gruppi, e quindi non siamo entrati nelle logiche del mercato. L‘obiettivo del club dovrebbe essere quello di formare internamente giocatori, si entra nelle logiche di mercato solo quando fai fatica all’interno a trovare alcuni ruoli oppure alcuni ragazzi non sono cresciuti quanto ci si aspettava“.
“L’Inter è molto attiva, ho la fortuna di lavorare con un club che ha lungimiranza e che ha messo in piedi una struttura come quella che viviamo. Oggi forse non ci avviciniamo all’Academy del City, ma la struttura Inter è assolutamente funzionale, non ci manca niente per lavorare. Siamo all’avanguardia, abbiamo un liceo interno, un convitto, tantissimi dipartimenti che si prendono cura dei ragazzi. Non tutti i club hanno la fortuna di supportare tutte queste attività”.
Alla domanda sulla possibilità di una seconda squadra, ha poi continuato: “Credo che l’Inter abbia in mente sempre la possibilità di migliorare il percorso formativo, e la Seconda Squadra è uno di questi step, ma è anche vero che è uno step impegnativo: servono strutture, budget, organizzazione, la Serie C è un campionato impegnativo. Nel momento in cui l’Inter sarà in grado di avere questa opzione penso che faccia parte del DNA della società crescere e mettere a disposizione il meglio. Quando sarà il momento credo che si prenderà in considerazione, ma ci sono tanti step da fare prima della decisione finale“.
Infine, su questioni di carattere tecnico, ha aggiunto: “Continuità tecnica e di modulo con la Prima Squadra? Abbiamo iniziato un processo di lavoro nuovo, stiamo cercando di uniformare tutte le metodologie di lavoro per fare in modo che tutte le squadre, dall’U9 all’U19, possano avere un metodo unico e continuativo. Stesso modulo? Con l’Inter il primo step è stato quello di uniformare i principi di gioco, stiamo lavorando con tutte le squadre per dare qualità. Il calcio si è evoluto, l’occupazione del campo parte con un modulo ma poi si lavora sugli spazi e non sulla staticità di un ruolo”.