Thuram quando conta. La serata di Marcus Thuram non ha seguito del tutto le aspettative della vigilia. Il francese avrebbe dovuto svolgere il lavoro "sporco" per liberare spazi al suo collega di reparto Lautaro, saper essere quel giocatore capace di alzare i giri alla squadra grazie alla potenza dello scatto. Nonostante la prestazione in chiaroscuro, quel che conta è che il nome di Tikus è apparso a caratteri cubitali sui maxischermo dello stadio Meazza dopo il gol partita. Ci è voluto poco per capire che la firma sul tabellino dei marcatori non dovesse essere la sua, ma il francese ha fatto capire di non essere un tipo permaloso: il gol rimane della squadra e ci aiuta a prendere i 3 punti.

Thuram insegue un obiettivo da top

Marcus Thuram azione. Essere nel posto giusto al momento giusto non è cosa da poco, ecco perché il voto in pagella rimane più che positivo. Certo, i maligni sussurrano che Lautaro avrebbe concretizzato quella ghiotta occasione capitata nel primo tempo, quando il francese è stato anticipato da un sontuoso recupero di Bremer. Eppure, avere messo il proprio zampino nel gol partita – e in una sfida decisiva per il resto della stagione – non può essere un caso. Ecco perché Marcus Thuram insegue un obiettivo da top: la rincorsa alla doppia cifra nella prima stagione in nerazzurro. Nella storia dell'Inter, solo grandi campioni del calibro di Samuel Eto'o, Youri Djorkaeff, Ronaldo e Romelu Lukaku sono riusciti a raggiungere numeri così prestigiosi da nuovi arrivati. Thuram si trova ora a 8 gol e 10 assist messi a referto nelle prime 21 gare giocate in Serie A, vedendo il traguardo concretamente alla portata. E a proposito di un confronto con Lukaku – sottolinea La Gazzetta dello Sport – Tikus è stato capace di entrare nelle dinamiche della squadra meglio del belga, rendendosi più funzionale in campo e conquistando la simpatia dei tifosi per la sua umiltà fuori dal rettangolo verde. L'unica nota stonata? Quel cartellino giallo che non è stato gradito da papà Lilian, grande ex bianconero, presente in tribuna per l'occasione. Ma nel post partita il figlio ci ha tenuto a fornire i dettagli del rimprovero: «Il giallo? Ogni sera mi bacchetta, quindi non sarebbe cambiato niente». Perché, comunque, l'importante è esserci quando conta: Tikus lo sta facendo bene.  
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Alessandro "Spillo" Altobelli