Fabio Cannavaro siederà per la prima volta in carriera su una panchina di Serie A. L'ex Inter è il nuovo allenatore dell'Udinese.  Fabio Cannavaro, ex difensore e capitano della Nazionale che nel 2006 conquistò il titolo mondiale con gli Azzurri di Marcello Lippi al Mondiale di Germania, è stato nominato nuovo allenatore dell'Udinese nella giornata di lunedì 22 aprile, in sostituzione di Gabriele Cioffi. L'allenatore classe 1973 si accomoderà su una panchina di Serie A per la prima volta in carriera, dopo aver assaggiato il nostro calcio solo nel periodo compreso tra settembre e dicembre del 2021 quando venne scelto per guidare il Benevento in Serie B. Per uno strano scherzo del destino, Cannavaro esordirà in Serie A nei 18 minuti più recupero della gara frammentata tra Udinese e Roma, in programma nella serata di giovedì 25 aprile e che riprenderà dal 72' in virtù della sospensione occorsa per il malore accusato dal difensore giallorosso N'Dicka. L'occasione permetterà all'ex difensore di ritrovare un vecchio amico come Daniele De Rossi, contro il quale ottenne la sua prima vittoria da allenatore sulla panchina di una squadra italiana.

Mister Pallone d'Oro

cannavaro-nuovo-mister-udinese Fabio Cannavaro è stato il quinto italiano a portare a casa l'ambito trofeo del Pallone d'Oro. A seguito della trionfale spedizione mondiale del 2006 in Germania, l'allora difensore della Juventus, con un passato anche nell'Inter, si avviava verso la fine della carriera che lo vide indossare per ultime le maglie di Real Madrid e, ancora, della Vecchia Signora. Appesi gli scarpini al chiodo, diventa allenatore conseguendo a Coverciano la qualifica da allenatore e direttore sportivo primo di immergersi nella prima avventura su una panchina. Il peregrinare dell'ex capitano della Nazionale inizia nel 2013 a Dubai, all'Al-Ahli, come vice dell'allenatore rumeno Cosmin Olăroiu con cui vince il campionato, lasciando l'incarico poi a fine stagione. Nel 2014, su richiesta di Marcello Lippi, Cannavaro vola in Cina al Guangzhou Evergrande, squadra da cui verrà esonerato dopo 11 vittorie in 23 partite e con cui ritornerà l'anno successivo vincendo il titolo cinese. In mezzo, una parentesi in Arabia Saudita con l'Al Nassr, l'attuale squadra di Cristiano Ronaldo e Marcelo Brozovic, a cavallo tra il 2015 e il 2016, prima di rientrare in Cina con il Tianjin Quanjian, squadra di Seconda Divisione con cui centra la promozione e un terzo posto che vale la qualificazione, l'anno successivo, alla Champions League Asiatica. Rescisso consensualmente il contratto con i cinesi e dopo essere stato CT ad interim della Nazionale Cinese per due partite, l'allenatore napoletano fa ritorno in Italia. Il 21 settembre 2022 viene scelto per la panchina del Benevento con cui otterrà la prima vittoria dopo ben sette gare dal suo insediamento e che gli valsero l'esonero dopo nemmeno tre mesi di avventura alla guida delle Streghe. 

Un passato nerazzurro

Fabio Cannavaro è noto per aver indossato in carriera la magia dell'Inter. Massimo Moratti riesce a ingaggiarlo nell'estate del 2002 dopo un serrato derby di mercato con il Milan per 15 milioni di euro in un incrocio di trattative che porta lo stesso Cannavaro e il Pelado, Matias Almeyda in nerazzurro mentre al Parma andranno Adriano e lo sciagurato Vratislav Gresko dopo i disastri del 5 maggio. Con la maglia nerazzurra, Cannavaro rimane due stagioni prima di passare alla Juventus nella controversa trattativa che portò alla Pinetina il portiere Fabian Carini. Ha un difficile inizio in nerazzurro, spesso impiegato come terzino destro da Héctor Cúper. Nonostante un debutto turbolento in Champions League con un'espulsione, segna un gol nella successiva gara europea (Inter-Lione 1-2) e si afferma come titolare contribuendo al secondo posto in campionato e al raggiungimento della semifinale della principale competizione europea in cui l'Inter venne eliminato dal Milan dopo due pareggi nel doppio confronto. L'anno successivo, con l'arrivo di Alberto Zaccheroni e il passaggio al 3-4-3, Cannavaro segna due gol ma affronta problemi fisici che limitano le sue presenze in campo. Per questo, descriverà il periodo interista come il più sofferto della sua carriera, nonostante una buona integrazione nello spogliatoio in cui disputò un totale di 50 partite segnando 3 gol
Cos'è Jdentità bianconera: chi c'è dietro all'associazione che ha emesso un esposto contro l'Inter
Fuori "Ho fatto un sogno": la canzone di Tananai, Rose Villain e Madame per lo scudetto