Asllani. Archiviata la questione Supercoppa, l'Inter torna a pensare al campionato. La prossima avversaria dei nerazzurri sarà la Fiorentina. La trasferta si prospetta complicata. La squadra da affrontare è ostica e la situazione è resa ancor più difficile dalle squalifiche di Barella e Calhanoglu, che non potranno dunque essere della partita. A sostituire il sardo sarà Davide Frattesi, mentre le chiavi della cabina di regia verranno affidate a Kristjan Asllani. L'albanese è chiamato alla prova della maturità. Nel corso di questa stagione Simone Inzaghi ha più volte dimostrato di far affidamento sul classe 2002, sia da titolare che come sostituto a gara in corso. Ha già dimostrato di avere un potenziale smisurato e a quasi 22 anni è chiamato a prendere in mano il proprio destino.

Asllani: cosa vuoi diventare da grande?

I margini di miglioramento di Asllani sono sempre stati noti a tutti. È un calciatore in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, dal trequartista (posizione dove si è affermato ai tempi della Primavera dell'Empoli) al mediano. Grandissimo battitore di calci da fermo, predilige calciare col piede destro, ma la differenza con il sinistro è pochissima. A caratterizzare il suo stile di gioco è una visione di gioco ampissima, a cui affianca una facilità di calcio che gli permette di disegnare traiettorie uniche con cui servire i propri compagni. Nonostante non sia ancora riuscito a trovare la prima rete con l'Inter, anche il tiro in porta è un fondamentale nel quale se la cava molto bene. Insomma, le caratteristiche sono quelle del prototipo di giocatore moderno e le potenzialità per diventare un fuoriclasse ci sono tutte. Cosa manca allora? Fino a questo momento, quando è stato chiamato in causa da titolare, non ha mai convinto appieno. Le prove da titolare sono quasi sempre state insufficienti, anche per via di lacune in fase difensiva. Probabilmente anche l'eccessiva voglia di dimostrare può aver giocato un brutto scherzo ad Asllani, che si trova spesso a provare grandi giocate senza risultare però granché efficace. Il tempo è dalla sua parte e giocare sempre di più servirà per fargli prendere confidenza col campo. Ad oggi la condizione di Asllani ricorda quella vissuta da Mateo Kovacic in maglia nerazzurra. Entrambi talenti precoci e dotati di potenziale sconfinato. Kovacic sembrava destinato a diventare uno dei più grandi centrocampisti del mondo, in grado di vincere trofei a raffica. Le coppe sono poi effettivamente arrivate per il croato, che si è tolto lo sfizio di giocare con le maglie di grandissime squadre come Inter, Real Madrid, Chelsea e Manchester City, ma il suo contributo è sempre stato marginale. Insomma, Kovacic si è rivelato un'eterna promessa: un giocatore che sembrava pronto a sbocciare da un momento all'altro, ma che alla fine non l'ha fatto mai. Asllani dovrà sfatare il fantasma di Mateo e dimostrare di poter essere un campione in grado di essere una colonna del centrocampo interista nei prossimi anni.

A fine stagione ci saranno dei ragionamenti

La scorsa estate dall'Arabia Saudita diverse squadre hanno bussato alla porta dell'Inter per chiedere informazioni riguardo Hakan Calhanoglu. La prossima probabilmente torneranno all'arrembaggio, vista la grande stagione del numero 20. In caso di offerta monstre per il turco il club nerazzurro, che da anni fa del player trading un proprio punto cardine, sarebbe portato a riflettere sull'affare. Per Asllani dunque potrebbe esserci l'opportunità di vivere la prossima stagione da titolare assoluto. Starà a lui far vedere alla società che può essere in grado di reggere il ruolo e per farlo non esiste modo migliore che sul campo, già da questa stagione.  

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Alessandro "Spillo" Altobelli