Tommaso Berni, l'ex portiere nerazzurro di riserva dietro Handanovic e Padelli, ha raccontato al Corriere della Sera le emozioni che vissuto circa la vittoria dello scudetto. La vittoria del ventesimo scudetto ha regalato tanta emozione nel mondo Inter, dalla squadra ai tifosi passando per qualche ex giocatore nerazzurro. Tommaso Berni, ex portiere di riserva dietro Handanovic e Padelli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha raccontato come ha vissuto la vittoria della seconda stella facendo anche qualche rimando al passato: "Sono andato a San Siro e sono passato dallo spogliatoio. Mi sarebbe piaciuto potermi fermare di più e divertirmi con loro, ma dovevo tornare a fare il papà. Fossi stato in squadra sicuramente sarei salito sul pullman a trascinare tutti. In campo forse avrei battuto lo scatto finale di Marcus Thuram nel derby. O magari sarei scoppiato a piangere, come mi successe al gol di Matias Vecino con la Lazio, quando agguantammo la Champions all’ultima giornata".

Le parole di Tommaso Berni

Tommaso Berni ex portiere dell'Inter
I tifosi interisti ricorderanno sicuramente la prima espulsione di Tommaso Berni, che nella stagione 2019/2020 mai giocò una partita, ma si rese decisivo nel prendere le difese di Lautaro Martinez nel finale di partita contro il Cagliari; Berni ricorda così l'accaduto accennando anche al secondo cartellino rosso preso in carriera: "Presi la prima espulsione per difendere Lautaro. Era gennaio 2020 e giocavamo contro il Cagliari. Lo massacrarono di falli per 90’, lui reagì al 94’ e si beccò il rosso. Mi si chiuse la vena contro l'arbitro. “Ma come, lo hanno ammazzato dal 1’ e lo cacci?”. La domenica dopo guardammo entrambi il derby dalla tribuna. Il secondo cartellino rosso arrivò col Parma.  Stadio vuoto, non volava una mosca. Mi scappò un “Porca t…”. Nello spogliatoio chi prendeva un rosso per una sua stupidata doveva pagare pegno. Quindi andai dall’arbitro e scherzando gli dissi che per colpa sua avrei speso un sacco di soldi e che quindi mi avrebbe dovuto offrire almeno da bere". In chiusura della sua intervista al Corriere della Sera, Berni ha raccontato di cosa si occupa attualmente: "Vivo a Ibiza, dove mia moglie lavora da 11 anni nell’ambito olistico e del curanderismo. Sto portando avanti diverse cose, ho una piccola percentuale in un locale e faccio il concierge, anche se non ho fondato nessuna società. Affitto barche, macchine, ville o appartamenti. Devo lavorare, non posso permettermi di campare di rendita. Sono stato un privilegiato, giocando a calcio ho guadagnato più della media. Ma non così tanto da poter gestire i miei risparmi".
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