Bologna-Inter sarà una delle sfide più accattivanti del lungo weekend calcistico di Serie A. La gara tra i padroni di casa, autentica sorpresa della stagione in corso e in piena lotta per un posto nella prossima Champions League e i nerazzurri, capolista incontrastata della classifica di Serie A si preannuncia incandescente con lo Stadio Renato Dall'Ara che ha annunciato ufficialmente l'esaurimento dei biglietti. L'impianto sarà gremito in ogni ordine di posto grazie agli exploit della formazione di Thiago Motta e all'arrivo della capolista; si, perché Bologna-Inter, oltre a essere una classica del calcio nostrano, è stata gara assegnataria di un controverso scudetto, dove per la prima e unica volta nella storia del campionato italiano di serie A a girone unico è servita la cosiddetta "bella".

Spareggio all'Olimpico

bologna-inter-1964 L'Inter campione in carica conduce la stagione contendendo lo scudetto proprio al Bologna di Fulvio Bernardini, unico allenatore nella storia della Serie A ad aver vinto il tricolore in città che non fossero Milano o Torino, avendo trionfato nel torneo della stagione 1953-1954 alla guida della Fiorentina e al Milan Campione d'Europa in carica. L'annata è caratterizzata da episodi controversi, il più noto legato alla penalizzazione della squadra rossoblu a causa di uno scandalo antidoping, emerso a marzo: attraverso un comunicato, la FIGC annunciò la positività alle anfetamine di cinque giocatori del Bologna, con la Federazione che inflisse alla società una penalizzazione di 3 punti in classifica. Tuttavia, fu appurato che i campioni erano stati manomessi, poiché le dosi risultavano troppo eccessive da sopportare e, in conseguenza di ciò, la FIGC annullò la condanna, restituendo ai felsinei i complessivi tre punti sottratti. Questo fatto permise al Bologna di chiudere in perfetta parità con l'Inter la stagione regolare. Con la necessità di disputare uno spareggio per l'assegnazione del titolo, si rese urgente trovare una sede neutra su cui disputare l'incontro. La tradizione e il prestigio fecero si che la super sfida si giocasse sul terreno dello Stadio Olimpico di Roma. L'Inter ha i favori del pronostico dalla propria parte con la sorpresa Bologna, che annovera tra le sue fila il capocannoniere del campionato, il danese Harald Nielsen con 21 reti, si presenta nella Capitale con il cuore in pezzi dovuto alla prematura scomparsa del trentennale presidente Renato Dall'Ara, venuto a mancare quattro giorni prima della gara e ai cui funerali la squadra non potè presenziare per imposizione della Federazione Italiana Giuoco Calcio. La partita, voluta dal presidente federale Giuseppe Pasquale, venne fissata il 7 giugno 1964. "Roma, Stadio Olimpico, teatro di un nuovo eccezionale avvenimento nella storia del Campionato Italiano a girone unico. Abbiamo infatti per la prima volta uno spareggio per la conquista dello Scudetto. Si fronteggiano Bologna e Internazionale” . Queste le parole pronunciate dal telecronista Nicolò Carosio all'inizio della radiocronaca della gara che vede i nerazzurri contratti e sulle gambe, fatica dovuta alla serata di Vienna in cui la squadra di Helenio Herrera sconfigge in finale di Coppa dei Campioni il grande Real Madrid di Puskas e Di Stefano. Il Bologna, più fresco rispetto ai rivali ma con una defezione: l'infortunio di Pascutti suggerisce una mossa tattica che si rivelerà vincente ovvero inserire il terzino Capra all'ala sinistra per limitare le incursioni di Facchetti e limitare Mariolino Corso. La gara prosegue sul binario dell'equilibrio agli ordini del noto direttore di gara Concetto Lo Bello da Siracusa fino al minuto 75 quando una deviazione di Facchetti su un calcio di punizione battuto da Fogli trafigge Luciano Sarti che sarà costretto a capitolare nuovamente sotto il colpo di grazia del capocannoniere Nielsen. Così il Bologna ribalta il pronostico e vince il suo settimo e ultimo scudetto dopo 23 anni di attesa.
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Alessandro "Spillo" Altobelli