Ormai è questione di dettagli: Tajon Buchanan sarà un nuovo giocatore dell'Inter. Obiettivo di mercato da parecchio tempo, l'esterno canadese è vicino all'approdo nella Milano nerazzurra dopo aver saltato le ultime partite con il Bruges e dopo aver dichiarato esplicitamente di non voler rinnovare il proprio contratto in scadenza nel 2025. Un acquisto mirato e ponderato che andrebbe a coprire l'assenza prolungata di Juan Cuadrado, ma che secondo alcuni non riuscirà a dare subito delle reali soddisfazioni.

Il parere di chi lo ha visto da vicino

A quanto pare la visione di qualche video su Youtube riguardo le migliori giocate del classe 1999 non basta per inquadrare a pieno il giocatore. Lo sottolinea la leggenda del Bruges Gert Verheyen, il quale ha potuto vedere da vicino il suo sviluppo e il suo percorso nella sua parentesi in Belgio. Le sensazioni che arrivano sono comunque positive, poiché viene descritto come un vero e proprio talento. Tuttavia, la leggenda belga suggerisce di non esaltarsi troppo per l'esterno canadese, poiché secondo la sua opinione è un profilo interessante ma problematico. La discontinuità sembra essere una sua peculiarità: l'ex centrocampista afferma che Buchanan sia riuscito a fornire prestazioni di alto livello in maniera del tutto altalenante, affermandosi come una sottospecie di terno al lotto. Insomma, non un buon inizio se si pensa che il suo acquisto avesse l'obiettivo di sostituire un altro profilo piuttosto discontinuo. I difetti non finiscono qui: Verheyen sottolinea anche il suo carattere complicato, caratterizzato da costanti risse, lamentele e proteste. In effetti, anche durante le sue convocazioni con il Canada, si è reso protagonista di putiferi con gli avversari e di qualche 'battibecco' con gli arbitri. Oltre che ad evidenziare le sue statistiche decisamente migliorabili (20 presenze, 3 gol e 4 assist, ndr.), la leggenda del Bruges ha voluto spezzare una lancia a favore dell'esterno canadese, specificando che nella sua parentesi in Belgio ha spesso giocato in posizioni più arretrate e, dunque, lontano dalla porta. Un ruolo prettamente difensivo che riuscirebbe a coprire in maniera eccellente solo in una squadra dominante, dove la miglior difesa è l'attacco. In conclusione Verheyen ha stuzzicato la mente del popolo nerazzurro con un confronto particolare, richiamando un certo Ivan Perisic durante la sua esperienza al Bruges. L'ex centrocampista belga ha descritto l'esterno croato come più completo, più forte e più impattante rispetto a Buchanan. Chiaramente, i miglioramenti futuri del classe 1999 non sono ancora noti, ma si dia il caso che l'Inter non dovrà aspettarsi un giocatore 'alla Perisic', ma un profilo tutto da scoprire.
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Alessandro "Spillo" Altobelli