Udinese-Inter 1-2, Calhanoglu parla ai microfoni di DAZN del rigore calciato e della corsa scudetto, che è sempre più possibile nel derby. Era uno degli osservati speciali e non ha deluso le attese: Hakan Calhanoglu era a secco da troppe partite, dieci per la precisione, un digiuno a cui nessuno poteva abituarsi dopo le nove reti che aveva messo a segno in stagione. Contro l'Udinese ci si aspettava un riscatto e il regista turco ha regalato la rete del pareggio proprio con la specialità della casa: il tiro dagli undici metri. Sono 7 rigori realizzati su 7 calciati in questa Serie A per lui. Proprio del calcio di rigore che ha portato i nerazzurri sul risultato di 1-1 Calhanoglu ha parlato ai microfoni, confessando quanto fosse importante segnare: "Devo essere onesto, ho sentito un po' di pressione perché volevo fare gol. Cerco sempre di variare tra destra, centro e sinistra per essere imprevedibile, e anche se i portieri studieranno come li tiro non sarà mai facile per loro parare un mio rigore". Su Lautaro, poi, il turco si è espresso con calma e serenità: "Lasciargli il rigore? Lo avrei fatto se avesse voluto. Lui è il capitano e sta lavorando molto per la squadra dentro e fuori dal campo".

Calhanoglu vede lo scudetto: "Sarà il primo per me, ma vincerlo nel derby..."

Hakan Calhanoglu dal dischetto L'Inter con Calhanoglu è tutta un'altra squadra, grazie soprattutto al ruolo di regista che Simone Inzaghi gli ha cucito addosso. "Quando c'era ancora Brozovic non ero pronto per fare il regista, poi si è infortunato e il mister mi ha chiesto se volevo provare". Per imparare i segreti della posizione in campo, però, il calciatore ha confessato che il lavoro è stato lungo: "Abbiamo analizzato video, parlato e sudato in allenamento. Questo ruolo mi piace, quindi sono tranquillo". Impossibile non parlare di scudetto e, soprattutto, della magnifica suggestione che quella tanto agognata e ormai vicinissima seconda stella arrivi proprio nel giorno più importante: quello del derby con il Milan. Sfida, tra l'altro, doppiamente cruciale per Calhanoglu che è proprio un ex rossonero: "Derby? No, non ne voglio parlare, a Maldini ho già augurato buona fortuna. Che sia contro il Milan oppure no non è importante, ma voglio assolutamente vincerlo perché sarebbe il primo per me. Vogliamo fare la storia con la seconda stella".
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