Intervenuto alla Domenica Sportiva dopo la sfida tra Juventus e Fiorentina, Antonio Cassano è un fiume in piena: attacca Mourinho, critica Allegri e i bianconeri ed esalta l'Inter e Lautaro Martinez. Diretto, senza filtri, poco composto: questo il modo che da sempre contraddistingue Cassano intervenuto ieri sera alla Domenica Sportiva dopo la vittoria di cortomuso della Juventus contro la Fiorentina di Italiano. L'ex attaccante della Sampdoria non si è certo fatto risparmiare aspre critiche vero i bianconeri e Mourinho, mentre ha speso belle parole per il percorso che quest'anno ha fatto l'Inter guidata dal suo capitano Lautaro Martinez, definito un fuoriclasse dal barese.

Cassano al veleno su Allegri e Mourinho, dolci parole per Lautaro

Cassano intervista TVCassano è incontenibile contro Mourinho e la Juventus, uscita con i 3 punti dallo Stadium con una prestazione non certo brillante: "La Juve ha speso 160 milioni e gioca alla carlona, i giocatori non sono capaci di fare tre passaggi di fila. L'Inter quest'anno è molto più forte, ma visto che Allegri si basa solo sui risultati e non ha vinto niente, dovrebbe fare un passo indietro. Prende in giro tutti quando dice che l'obiettivo della Juventus è arrivare tra le prime quattro. Pensate al Bologna: ha speso solo 1 euro e gioca un calcio bellissimo. Il Napoli l'anno scorso ha venduto tre titolari e ha preso Kvaratskhelia, Anguissa e gli ha dato 20 punti di distacco. Il Milan ha vinto lo scudetto con Krunic, Bennacer, Calabria e Kalulu ma la Juve era molto più forte. Pioli è sempre messo in croce, Allegri è sempre ben voluto da qualcuno. Se non cambiamo le cose, diventeremo il peggior campionato d'Europa". Su Leao e Lautaro: "Leao pensa di essere un fenomeno, per me è solo un buon giocatore. Per 5 mesi non è riuscito a far gol in un campionato farlocco come la serie A. Anni fa avrebbe fatto fatica a giocare nella sesta e settima squadra di serie A. Lautaro invece, lui sì che è un fuoriclasse: lotta, segna, fa assist, fa sportellate con l'avversario ed è un leader in tutti i sensi". Mourinho: "Mourinho ormai è un bollito, è rimasto al calcio di 10 anni fa. Non può più allenare. Preferiva Bove a Pellegrini e lasciava Paredes in panchina. De Rossi è un predestinato, lui è stato capace di ridare alla Roma la convinzione di essere una squadra forte". 
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