L'ex presidente dell'Inter dei record, Ernesto Pellegrini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Sportiva in merito allo scudetto vinto nel derby lo scorso lunedì 22 aprile. Presidente dell'Inter dello scudetto dei record, Ernesto Pellegrini ha parlato dell'impresa compiuta dai nerazzurri di Simone Inzaghi, che lunedì sera hanno chiuso aritmeticamente la stagione diventando campioni d'Italia battendo il Milan in trasferta: "Siamo felici. La squadra l’ha costruita Giuseppe Marotta, è lui che ha portato Marcus Thuram e altri giocatori vincenti, il merito della seconda stella, è soprattutto suo". Simone Inzaghi è stato sotto accusa per molto tempo, soprattutto quando i risultati in campionato non brillavano, ma adesso siede nell'olimpo degli allenatori, tra coloro che scrivono la storia di un club. Pellegrini ricorda che la medesima vicenda era accaduta anche quando l'Inter era allenata da Trapattoni: "Era successo anche con l’Inter che aveva vinto il mio scudetto dei record: si parlava di difficoltà all’inizio e si mormorava che volessi mandare via Giovanni Trapattoni. Ma non era così: gli ho dato fiducia, così è stato giusto che Beppe Marotta abbia dato fiducia a Simone Inzaghi. È un allenatore vincente, che lavora in sordina e non alza mai la voce, a me piace anche per questo. Giusto rimarcare anche la bravura di Piero Ausilio. Lui è il braccio destro di Marotta, che lo ricorda in ogni occasione".

Pellegrini elogia Marotta

Giuseppe Marotta - capitani Ernesto Pellegrini ha affermato di nutrire tanta stima e fiducia nei confronti di Giuseppe Marotta, il quale ha contribuito ai successi dell'Inter portando a Milano tanti giocatori che hanno potenziato la rosa di Simone Inzaghi. In questo frangente anche la situazione con Zhang bloccato in Cina non è, secondo l'ex presidente, da considerarsi un problema: "Quando in società c'è gente come Marotta si può fare anche il presidente in Cina, tutto dipende dagli uomini. Marotta ha una marcia in più, è un uomo che stimo moltissimo, come manager, ma anche come persona. Si può fare il presidente anche a grande distanza".
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