Colidio River Plate. A tantissimi giocatori appartenenti ai settori giovanili delle squadre più blasonate viene spesso affibbiata l'etichetta di golden boy. La verità è che pochissimi riescono a mantenere le aspettative. Sono infatti fin troppi i fattori che entrano in gioco nell'affermazione nel calcio dei grandi. Nel settore giovanile dell'Inter sono passati grandissimi prospetti, ma tantissimi di questi hanno poi deluso. Uno di questi è stato sicuramente Facundo Colidio, classe 2000 acquistato dai nerazzurri per una cifra pari a 7 milioni di euro dal Boca Juniors. Dopo una girandola di prestiti, pare aver trovato la sua dimensione al River Plate, squadra rivale di quella con cui si è affacciato al professionismo.

Colidio River Plate: come sta procedendo la sua avventura

colidio Il giocatore si è accasato nel suo club attuale lo scorso anno per circa 5 milioni di euro, finiti nelle casse dell'Inter, all'epoca ancora proprietaria del cartellino. Dopo un primo periodo di fisiologico ambientamento, da qualche mese si è finalmente preso un ruolo da protagonista all'interno dello scacchiere di Demichelis. All'interno del 4-2-3-1 praticato dal tecnico argentino, Colidio ricopre il ruolo di trequartista alle spalle della punta, Borja. Sulle fasce agiscono su un lato Ezequiel Barco, che ha diversi estimatori in Europa, e Ignacio Fernandez. Nel settore d'attacco del River tutti i giocatori sono mobili e tecnica e fantasia la fanno da padrone: non esiste contesto in cui Colidio possa esprimersi meglio. Per adesso, in 5 gare disputate da titolare, il classe 2000 è stato in grado di mettere a referto ben 4 goal e 4 assist. La sensazione è che finalmente abbia trovato la sua dimensione e chissà che non possa presto arrivare una seconda grande chance dall'Europa nel caso in cui continuasse ad esprimersi su questi livelli.

L'Inter e i prestiti

Arrivò all'età di 17 anni per una cifra importante: ben 7 milioni di euro. La sua cessione fece infuriare i tifosi del Boca, convinti che il loro presidente li avesse privati del futuro fenomeno del calcio mondiale. Insomma le pressioni non furono poche e l'ambientamento a Milano non fu affatto facile. In Primavera mise a segno qualche goal importante ai fini della vittoria di qualche trofeo, ma non diede mai la sensazione di poter diventare un profilo credibile per la prima squadra. Fu mandato in prestito in Belgio al St. Truiden ma le cose non andarono bene: giocò poco e fuori ruolo. Pe rilanciarlo l'Inter ebbe l'intuizione di mandarlo in prestito al Tigre in Argentina. Qui si mise in mostra al punto da meritarsi la chiamata di due club prestigiosi come River Plate e Boca Juniors. Tutti pensavano che sarebbe tornato al Boca, squadra in cui è cresciuto e di cui era tifoso da bambino, invece stupì tutti firmando per il River. I fatti hanno dato senza ombra di dubbio ragione alla scelta compiuta dal classe 2000.
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Alessandro "Spillo" Altobelli