Riconoscenza, passione e dedizione ai colori. Questo è quello che il vice allenatore Massimiliano Farris ha espresso ai microfoni di DAZN nel postpartita.  L'Inter non aveva la necessità di vincere anche questa partita contro il Torino. D'altronde la vittoria di una settimana prima sarebbe bastata fino alla prossima stagione, specie con il premio che quest'ultima ha consegnato ai nerazzurri. Nonostante ciò, la formazione di mister Simone Inzaghi ha dimostrato fortemente di voler ottenere il secondo successo consecutivo, mettendo in campo la solita organizzazione difensiva e le ottime manovre offensive davanti alla splendida cornice di pubblico di San Siro. Non è scontato vedere una squadra appena laureatasi Campione d'Italia mostrare tutta questa cattiveria e volontà di conquistare i 3 punti. Ora sarebbe anche il tempo di riposarsi, ma la passione e la carica dei tifosi nerazzurri hanno spinto l'Inter e i suoi protagonisti a ricercare assiduamente il successo. A fare il punto della stagione ci ha pensato il vice allenatore Massimiliano Farris, che partendo dal primo anno in società ha esaminato a grandi linee tutto il percorso dei nerazzurri.

Farris: "Siamo ripagati di tutto. Ora ci godiamo la passerella dei vincitori"

farris inter Intervenuto ai microfoni di DAZN, Farris ha ritagliato una grossa fetta del suo discorso al suo collaboratore Inzaghi: "Simone l'ha detto nelle precedenti interviste: tutti noi siamo consapevoli che il primo anno ci siamo fatti portar via un qualcosa che dovevamo, invece, conquistare. Quest'anno ci siamo ripagati di tutto, peraltro divertendoci e giocando in questo modo. Il risultato dà ancora più valore al traguardo. Oggi atmosfera da brividi e per questo era giusto che la nostra gente vedesse coloro che hanno portato la squadra qui. Quest'anno sono stati importanti tutti, non possiamo parlare di rincalzi. A mio parere sarebbe riduttivo, poiché ci sono giocatori che ci hanno spinto davvero in alto. La serietà della squadra è tanta". "La premessa che devo fare è che io sono qui e fa capire che persona è Simone Inzaghi, che non ha cali di voce. Ha voluto mettermi in prima linea per farmi prendere i complimenti. Io e lui lavoriamo insieme da tanti anni, ma in generale siamo uno staff rodato che lavora molto bene. Siamo convinti che questa squadra potrà lottare in alto ancora per tanto tempo. Gavettone? Pavard verrà punito severamente (ride, ndr). Il nostro obiettivo era quello di creare il clima giusto e siamo stati fortunati ad avere ragazzi che si sono messi a disposizione del gruppo. È stato un piacere quotidiano andare a lavorare. Il piacere di condividere vari momenti è davvero tanto, ci siamo divertiti". "Simone forse ha assorbito anche troppe critiche. Siamo l'Inter e abbiamo un valore riconosciuto da tutti. A partire dalle sconfitte dell'anno scorso è iniziata la cavalcata in Champions, che non è finita come avremmo voluto. Tuttavia da quel momento è iniziata questa storia meravigliosa. Demone? Qualche giocatore ogni tanto la butta lì, proprio perché il nostro condottiero ha tenuto la barra dritta nei momenti difficili. Siamo ripagati di tutto e ora ci gustiamo quello che abbiamo fatto nei due anni precedenti. La sconfitta ti rimane dentro, è vero, ma ora dovremo essere bravi a goderci questa passerella, che i ragazzi interpreteranno in maniera seria".
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