Superlega - Grazie alla sentenza emessa lo 21 dicembre dalla Corte Europea, la Superlega è tornata prepotentemente a far parlare di sé. Il giorno stesso della sentenza, la FIGC si è schierata pubblicamente sulla questione, rimarcando la propria posizione contraria nei confronti della competizione ideata dal gruppo A22 e ribadendo il proprio sostegno a UEFA e FIFA. La Lega, oltre che con le parole, è intervenuta anche con i fatti. È stato infatti diramato il documento riguardante le Licenze Nazionali per la stagione 2024/25, all'interno del quale è possibile leggere tutti gli obblighi a cui dovranno sottostare i club di Serie A per iscriversi al prossimo campionato. Al suo interno è possibile leggere una clausola anti-Superlega. Nello specifico la norma impone ai club l'obbligo di non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da UEFA, FIFA e FIGC. La pena, in caso di inadempienza, è l'esclusione dal campionato. La norma non è nuova, fu infatti inserita per la prima volta nel 2021, anno in cui la Superlega nacque. Al tempo, alcuni club italiani firmarono accordi milionari col gruppo A22 per prendere parte alla manifestazione. Andiamo a capire quali e le conseguenze a cui potrebbero andare incontro.

L'Inter non rischia, discorso diverso per Milan e Juve

Inter, Milan e Juventus facevano parte dei 12 club fondatori che, nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2021, annunciarono la nascita della nuova Superlega. L'Inter, pur avendo appoggiato in una fase embrionale l'iniziativa, in realtà non è mai entrata a far parte della competizione in modo ufficiale. Non fu infatti completato l'iter necessario per l'iscrizione. In virtù di ciò, il club ha potuto schierarsi a favore di UEFA e FIFA, prendendo posizione il giorno stesso della sentenza della Corte Europea attraverso un comunicato ufficiale sul proprio sito. Chi invece ha aderito a tutti gli effetti dell'iniziativa sono Milan e Juventus e ciò potrebbe creare più di qualche grattacapo alle due società. Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Sport, nel contratto da firmare per entrare a far parte della Superlega esisterebbe una "clausola anti-abbandono della competizione". Secondo quanto stabilito, i club fondatori non potrebbero lasciare la Superlega per nessun motivo e in caso di mancato rispetto della norma sarebbero obbligati a pagare una multa salatissima da ben 300 milioni di euro. Nel caso in cui venisse confermata l'esistenza di tale norma, Milan e Juventus si troverebbero a dover compiere una scelta dolorosa. Infatti, secondo quanto stabilito dalla FIGC, per iscriversi al campionato 2024/25 le due squadre sarebbero obbligate ad ufficializzare l'abbandono della Superlega, trovandosi dunque a dover pagare i 300 milioni di euro pattuiti. L'alternativa (che avrebbe del clamoroso) sarebbe quella di non pagare la multa, rinunciando all'iscrizione alla prossima Serie A. Quest'ultimo scenario pare molto difficile, visto lo scarso riscontro di consensi che ha ricevuto la competizione. Per via di questo problema le due società hanno scelto di percorrere la via del silenzio, non emettendo comunicati di vicinanza né all'una né all'altra parte in attesa di sviluppi.

Le cose potrebbero cambiare

C'è un enorme "ma" in questa storia. La norma presente nel documento riguardante le Licenze Nazionali non è concorde con quanto dice la sentenza del 21 dicembre. La Corte Europea, infatti, ha stabilito che ogni club è libero di iscriversi a una qualunque competizione appartenente ad una qualunque organizzazione privata. Milan e Juventus sarebbero perciò libere di essere parte di entrambe le competizioni, senza il rischio di incorrere in sanzioni. Infatti, in un eventuale confronto davanti ad un giudice, sarebbero i club a spuntarla sulla FIGC. Verosimilmente la clausola anti-Superlega imposta dalla Lega verrà modificata in modo da essere in linea con le normative imposte dall'UE.
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Alessandro "Spillo" Altobelli