Fiorentina-Inter è già decisiva? Fiorentina-Inter è alle porte e in queste ore che precedono la sfida del Franchi in casa Inter la tensione è alle stelle e il motivo principale non è certamente la rivoluzione forzata in mezzo al campo. Certo, Inzaghi ha un compito non semplice: il centrocampo nerazzurro in questi anni è sempre stato considerato se non il migliore, uno dei migliori tra tutte le principale squadre europee e, se è già complicato rimpiazzare uno dei suoi interpreti, figuriamoci sostituirne due su tre. Frattesi infatti, la più lussuosa tra le riserve a disposizione del tecnico piacentino, non è mai riuscito a far vacillare la titolarità di Barella, nonostante il sardo sia spesso apparso nervoso e impreciso nelle giocate, soprattutto ultimamente, e l'ex Sassuolo invece abbia sempre lasciato uno zampino più o meno decisivo nelle gare che ha giocato. Oggi avrà l'occasione di calcare il campo dal primo minuto e dovrà farlo al massimo delle sue qualità di dinamismo ed inserimento al fianco di Asllani, sul quale pesa il compito di sostituire una pietra miliare della manovra "Inzaghiana": Calhanoglu infatti, non è solo il vertice basso che ha liberato l'Inter dalla Brozo-dipendenza in cabina di regia, ma è anche il rigorista di punta e l'uomo principale per la soluzione da fuori area. Asllani dovrà caricarsi la squadra sulle spalle e dimostrare la personalità giusta per poter finalmente prendere il volo. I due dovranno anche invertire una tendenza che potrebbe far preoccupare gli amanti delle statistiche: nelle due gare che hanno giocato dall'inizio, l'Inter non ha mai vinto. E i tre punti di oggi pesano come un macigno.

Fiorentina-Inter: 3 punti pesantissimi

Inutile negarlo: la maggior parte dei tifosi nerazzurri, dopo aver festeggiato la vittoria della Supercoppa, si è focalizzata sulla sfida del 4 febbraio, quando l'Inter sfiderà a San Siro la Juventus nella gara scudetto. E invece la partita decisiva potrebbe essere proprio quella di stasera. La ventiduesima giornata di campionato, infatti, ha regalato alcune (piacevoli) sorprese all'Inter: non solo il Milan ha pareggiato in casa contro il Bologna, sbagliando clamorosamente due rigori e subendo quello che, in extremis, ha permesso a Thiago Motta di tornare in Emilia-Romagna che un punto prezioso, ma la Juventus ha pareggiato a sorpresa in casa contro l'Empoli. Dopo il vantaggio firmato da Vlahovic, i bianconeri con l'uomo in meno fin dal 17' per l'espulsione di Milik, hanno subito il pareggio di Baldanzi nella ripresa restando sì al primo posto della classifica, ma a sole due distanze sui nerazzurri. L'Inter potrebbe anticipare di un turno la riconquista del primo posto in classifica (pur avendo la sfida contro l'Atalanta da recuperare) e ospitare la Juventus a San Siro da capolista e fresca del primo trofeo stagionale conquistato. La sfida contro la Viola potrebbe già essere decisiva: i tre punti in palio pesano come un macigno sia perché il Franchi è sempre un campo difficile e la Fiorentina di Italiano una vera spina nel fianco per le sue qualità e l'Inter dovrà affrontare l'avversario con un centrocampo inedito, ma soprattutto perché i nerazzurri saranno chiamati a dimostrare di aver imparato dagli errori del passato: maturità e cinismo sono le caratteristiche principali di una squadra ambiziosa e affamata di trofei. Approfittare dei passi falsi delle concorrenti per allungare le distanze: due anni fa l'abbiamo pagato caro sulla nostra pelle. Ora è tempo di rivalsa.
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Alessandro "Spillo" Altobelli