Frattesi, altro che riserva. È stata appena la terza partita da titolare per Davide Frattesi quella ha giocato ieri pomeriggio in Salento. Aggiuntosi tra le fila di Inzaghi quest'estate come acquisto più caro dell'ultima sessione di mercato, l' ex Sassuolo non ha certo avuto vita facile nel ruolo di vice Barella. Il centrocampista sardo della nazionale negli ultimi due anni ha formato insieme a Calhanoglu e Mkhitaryan uno dei centrocampi (se non il centrocampo) più forti d'Europa, per cui non è stato semplice per Inzaghi privarsene ad inizio campionato, quando eccedeva per nervosismo a discapito della prestazione, e non lo è tanto meno ora che si trova in un momento ottimo della propria stagione (la prestazione contro l'Altletico ne è stata la prova definitiva). Nella sfida di ieri al Via del Mare, però, il romano si è fatto notare con una prestazione che ha migliorato i suoi numeri, degni di un titolare.

Frattesi, altro che riserva: per lui numeri da titolare

Frattesi gol Lecce Una vecchia canzone di Salmo dice ad un certo punto "entro, spacco, esco, ciao", che è un po' il riassunto perfetto della stagione di Frattesi. Impiegato da inizio anno per lo più a partita in corso, il centrocampista ha sempre lasciato il segno nelle partite in cui ha giocato. Che fosse il gol per la manita al derby di settembre, il gol decisivo per la vittoria al cardiopalma contro l'Hellas Verona di gennaio, o il recupero palla che ha iniziato l'azione per il gol di Arnautovic contro l'Atletico, il romano ha sempre voluto incidere e decidere, accettando la sfida con Barella e sfidando Inzaghi a dover rispondere per mesi ad un incessante "perché tanto Barella e poco Frattesi?" Ieri a Lecce Frattesi ha colto l'occasione al volo e fin dall'inizio ha ringhiato sull'avversario per recuperare palla, quando il centrocampo interista sembrava tanto leggero da perdere facilmente palloni fin troppo semplici, per poi coronare nella ripresa una prestazione super firmando il gol del 2-0 e l'assist per la doppietta di Lautaro che ha chiuso definitivamente i giochi. Con la prestazione al Via del Mare, sono 5 i gol totali per l'ex Sassuolo in campionato, più di ogni altro centrocampista nerazzurro. Escluso Calhanoglu infatti, che è anche il primo rigorista della squadra, Mkhitaryan e Barella sono fermi a due centri stagionali (l'armeno segna ogni 1300', il sardo ogni 1200' mentre Frattesi ogni 224'). Davide ha una familiarità con il gol che non hanno nemmeno molti attaccanti (Arnautovic per esempio, che da terzo attaccante ha appena due gol nel repertorio nerazzurro) e grazie al suo carisma ha accettato il ruolo di riserva di lusso regalando al pubblico un assaggio delle sue migliori qualità da subentrato. Per la terza volta ieri è partito dall'inizio e con una prestazione completa per quantità e qualità si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore all'interno degli schieramenti di Inzaghi. L'obiettivo è quello di lavorare per essere un titolare della prossima stagione e aggiudicarsi un posto di rilievo nel centrocampo migliore d'Europa e per farlo la strada imboccata è sicuramente quella giusta.
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Alessandro "Spillo" Altobelli