Il match di sabato alle 12,30 contro l'Hellas Verona sembra per l'Inter un ostacolo abbastanza semplice da scavalcare, eppure il primo match dell'anno può riservare sempre delle brutte sorprese e delle difficoltà impreviste. In questa prima metà della stagione la squadra di Simone Inzaghi ha evidenziato alcune difficoltà con le squadre che si difendono in modo compatto e che spesso hanno anche moti di orgoglio per poter fare un ottimo risultato. San Siro è già stato teatro di tre sorprese quest'anno, due con il Bologna e una contro il Sassuolo. L'Hellas Verona sta affrontando un momento davvero difficile, non solo per la posizione in classifica, appena al di sopra della zona retrocessione a pari merito con il Cagliari a 14 punti, ma anche per una situazione societaria abbastanza complicata. L'inizio del mercato invernale è sembrata l'apertura di una svendita, con giocatori che sono in partenza o sono già stati ceduti. Tutte queste serie di fattori fanno pensare davvero che anche mentalmente, non sarà facile per l'Hellas Verona scendere in campo a San Siro contro la prima in classifica. Molti giocatori saranno in trattativa con altri club e anche l'allenatore Marco Baroni farà molta fatica a mantenere il gruppo compatto. La direzione sembra essere già stata presa e le cessioni sono un po' l'indizio che la società stia smantellando la squadra per sopravvivere e per utilizzare il paracadute della retrocessione. Un match contro una squadra sulla carta nettamente più forte potrebbe essere preso alla leggera.

La situazione societaria dell'Hellas Verona

Il 2023 è stato un anno molto particolare per i tifosi dell'Hellas Verona, fatto di molti cambi in panchina e incertezze. Uno spareggio salvezza contro Lo Spezia (cosa molto rara in serie A) ha permesso al club di mantenere il suo posto nella massima serie e sperare così in una stagione migliore. Solo un paio di anni fa il Verona chiuse al nono posto il campionato. In panchina c'era Juric e in campo giocatori come Barak e Caprari veri trascinatori di quella stagione. Ora il pericolo retrocessione è di nuovo alle porte e i problemi societari sono ancora più complicati. Il proprietario del club, Maurizio Setti è indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale che ha comportato il sequestro preventivo del club da parte della guardia di finanza. L'Hellas Verona è solo in parte coinvolta e le indagini sono ancora in corso. In questo momento si hanno comunque delle grandi incertezze sul futuro. In queste situazioni non è facile portare avanti le ingenti spese di cui necessità un club e si va incontro a delle pericolose insolvenze. La vicenda non riguarda il patrimonio diretto dell'Hellas Verona, ma della società che gestisce il tutto. Ecco perché in questi giorni, la società calcistica, si è mossa subito sul mercato con delle importanti cessioni. In questo modo avrà la liquidità per proseguire questa stagione senza troppi problemi. Una situazione spinosa e complicata che potrebbe ripercuotersi sul rendimento della squadra. Per adesso c'è stata una cessione importante, il difensore Isak Hien è stato ceduto a titolo definitivo all'Atalanta. Altri come potrebbero essere quelle di Josh Doig e Cyril Ngonge. Anche Terracciano sembra in partenza, Milan e Juventus su di lui. Un mercato che quindi sembra stia indebolendo e non poco il valore sportivo della rosa e che rende ancora più difficile il girone di ritorno.

La stagione dell'Hellas Verona

Alla fine a parlare è il campo, la stagione fino a qui dell'Hellas Verona non è delle migliori, ma tenendo conto del materiale a disposizione non è neanche completamente da buttare. Un inizio senza grosse pretese e senza risultati clamorosi, ha un po' nascosto questa squadra da questo campionato. Marco Baroni è un allenatore molto tattico che difficilmente lascia troppi spazi agli avversari. Il Verona è una squadra equilibrata, segna poco ma subisce anche pochi gol. Delle volte le difficoltà potrebbero compattare il gruppo. Dopo la vittoria importante per 2 a 0 contro il Cagliari, il Verona ha perso punti importanti contro la Salernitana, una squadra in cerca di riscatto e molto motivata. La partita è finita solo 1 a 0, altra dimostrazione che il sistema difensivo funziona. Contro le big non ha subito delle grandi sconfitte, Juventus e Milan non sono andate oltre un 1 a 0, mentre Roma e Lazio hanno addirittura perso dei punti preziosi. Una squadra che si perde molto nelle partite più alla sua portata, dove per istinto inizia a scoprirsi un po' di più in difesa mostrando a tutti i suoi difetti. L'attacco fa molta fatica, c'è poco supporto da dietro e il livello non è certo dei migliori, con giocatori solitamente incostanti. L'Inter non dovrà assolutamente sottovalutare il match e aggredire fin da subito l'avversario per smorzare un possibile e pericoloso entusiasmo. Squadra chiusa che sa difendersi, mossa da ragioni che vanno al di là della semplice vittoria potrebbero mettere in difficoltà e non poco Simone Inzaghi, che forse ritroverà il suo capitano e leader Lautaro Martinez.
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Alessandro "Spillo" Altobelli