Il primo atto di questo ottavo di finale di Champions League è andato all'Inter che ha battuto 1-0 l'Atletico Madrid a San Siro in una gara sì vinta ma con un punteggio che probabilmente sta stretto per quanto visto in campo. C'è chi alla fine della gara vede il bicchiere mezzo pieno e chi invece torna a casa con un velo di insoddisfazione per la consapevolezza che probabilmente si poteva osare qualcosa in più per la grossa mole di occasioni sprecate, in particolare nel secondo tempo. La prima frazione di gioco è stata molto equilibrata con due squadre messe in campo praticamente a specchio e con lo stesso atteggiamento. Un equilibrio difficile da spodestare per due compagini che fanno della fase difensiva e il pressing i loro punti di forza. Inevitabilmente è l'Inter a fare la gara, gioca in casa, deve sfruttare il fattore campo per andare alla partita di ritorno con almeno 2 risultati su 3. Ci prova in varie occasioni ma è alquanto sprecona e imprecisa anche per meriti dell'avversario. Allo scadere della prima frazione di gioco la doccia gelata con l'infortunio di Thuram che nella ripresa lascia il posto ad Arnautovic. Il secondo tempo è meno bloccato, le squadre cercano di più la via della vittoria e si lasciano andare a pericolose ripartenze. L'austriaco spreca malamente due occasioni nitide causando il nervosismo di tutto lo stadio. Poi però riesce a trovare lo zampino vincente per portare finalmente in vantaggio l'Inter. Dopo il gol dell'1 a 0 i nerazzurri avrebbero almeno un altro paio di occasioni potenziali per poter raddoppiare ma sprecano malamente. Alla fine tornano a casa con una vittoria seppur minima ma importantissima. L'Atletico, che comunque si è mostrata squadra ostica esce da San Siro con zero tiri in porta ma una prestazione fatta da tanta garra. Al Wanda Metropolitano sarà sicuramente un'altra battaglia dove servirà la miglior fase difensiva per difendere questo vantaggio seppur minimo. Con un Thuram a forte rischio, dovrà essere Lautaro il trascinatore.

Vincere lo Scudetto nel derby è ancora possibile?
Alessandro "Spillo" Altobelli