Tajon Buchanan, neo acquisto dell'Inter arrivato dal Bruges proprio nel gennaio scorso per circa 7 milioni di euro più 3 di bonus, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del Match Day Programme della gara contro il Genoa di questa sera che chiuderà la giornata numero 27 di Serie A. L'esterno canadese ha registrato due presenze in campionato da quando veste la maglia nerazzurra, contro Salernitana e Lecce, entrambe da subentrato, e attende ancora la sua prima chanche da titolare che però difficilmente arriverà stasera. Ecco quali sono state le sue parole sul passato, l'esordio in Champions League e il trasferimento a Milano.

Inter, parla Buchanan: "Ho sempre lavorato per questo, Ronaldo il mio idolo"

Il neo acquisto Tajon Buchanan, qui con la maglia del Bruges La passione per il calcio è qualcosa che non ha mai abbandonato Tajon Buchanan, che anzi racconta di essere stato innamorato di questo sport fino dai primi passi con un pallone tra i piedi a Brampton: "Avevo 8 anni quando ho capito che per me il calcio era qualcosa di importante, e da lì è iniziato un viaggio speciale". Guardando indietro al suo percorso, poi, il classe '99 non può che dirsi orgoglioso dei progressi che ha fatto: "Ho viaggiato per molte città e ci sono stati tanti momenti importanti: l'esordio in Champions con il Bruges, la prima partita al Mondiale con il Canada. Tutto mi ha portato qui". Parlando del presente, invece, Buchanan appare rilassato e, soprattutto, felice del momento in cui si trova: "Fin da bambino desideravo di essere un giocatore professionista, quindi mi ricordo sempre di essere grato e orgoglioso di dove sono". Un sogno che si avvera, dunque, quello di aver raggiunto alti livelli nello sport che ama da quando è piccolo, ma il traguardo più grande per il ragazzo sono i colori che indossa attualmente. Così, infatti, si è espresso il canadese prima riguardo all'Inter: "Questa maglia è quello per cui ho sempre lavorato sodo, vestirla è veramente molto importante", e poi riguardo ai suoi modelli in nerazzurro e non: "Ci sono tantissimi campioni nella storia di questo club, per me l'idolo è Ronaldo, una leggenda del calcio. La mia ispirazione? Anche Lebron James per come compete per essere il migliore".
Udinese-Inter 1-2: quanti punti mancano all'Inter per festeggiare lo scudetto
Alessandro "Spillo" Altobelli