Inter Club Torino si racconta. Manca sempre meno alla fine del campionato e l'Inter si prepara a festeggiare lo scudetto della seconda stella. Nella giornata di oggi abbiamo avuto l'occasione di intervistare i ragazzi dell'Inter Club di Torino, uno dei club più importanti ed antichi d'Italia che recentemente ha incontrato, ad un evento, un eroe del Triplete e della storia nerazzurra: Diego Milito. Nel corso dell'intervista abbiamo parlato di diversi argomenti, tra cui la grande rivalità con la Juventus e il momento che sta attraversando la squadra nerazzurra, sempre più vicina al 20° scudetto.

Inter Club Torino si racconta: le origini, la rivalità e gli eventi

Come nasce e si sviluppa l'Inter Club Torino? "L'atto costitutivo dell'Inter Club Torino risale al 1963. Il nostro è uno degli Inter Club più antichi d'Italia. Il primo presidente è stato il dottor Pier Luigi Cugnasco. Nel corso della sua storia il Club ha cambiato presidenti, sedi e strutture, ma non ha mai smesso si seguire l'Inter con la passione di sempre. I meriti principali sono stati, indubbiamente, dei presidenti Altobelli e Consiglieri, i quali hanno  saputo rinnovare il club fino a renderlo uno dei migliori in circolazione. L'anno scorso abbiamo festeggiato i 60 anni di vita dell'Inter Club organizzando un evento insieme a due ex campioni dell'Inter come Nazareno Canuti e Carletto Muraro. All'evento erano presenti più di 200 persone e  hanno partecipato anche dei membri di Radio Nerazzurra".  Come sono i rapporti tra i responsabili del club? "I rapporti tra i responsabili dell'Inter Club sono molto buoni. Dopo anni di riassetto e rilancio, attualmente si respira un'aria veramente serena e siamo tutti molto soddisfatti. Nell'ultimo anno siamo cresciuti in maniera notevole, registrando ben 479 soci rispetto ai 330 dell'anno precedente". Nel corso della storia vi è mai capitato di conoscere dei rappresentanti dell'Inter? "Sì, soprattutto grazie alla decennale guida del presidente Aldo Altobelli, il quale ha sempre avuto dei contatti eccellenti. Con il contributo determinante del presidente abbiamo avuto l'onore di avere una conversazione telefonica con l'ex presidente Moratti e abbiamo conosciuto dei grandi campioni della storia dell'Inter come Carlo Muraro, Beppe Bergomi, Alvaro Recoba, Ivan Cordoba, Giacinto e Gianfelice Facchetti, Evaristo Beccalossi e Sandro Mazzola. Purtroppo i calciatori di oggi sono quasi impossibili da incontrare". Come vivete a Torino la rivalità con la Juventus? "Ci rifacciamo alle parole di Roberto Scarpini quando ci dice: 'Ricordatevi che siete interisti a Torino'. Effettivamente il rapporto con la Juventus è abbastanza pesante. Per ovvie ragioni sentiamo molto di più la partita contro la Juventus che il derby contro il Milan. Noi la rivalità la viviamo soprattutto in città e nel corso degli ultimi anni, soprattutto a causa dei mezzi di comunicazione, è cresciuta sempre di più fino a diventare molto aspra. Dopo ogni scontro diretto contro di loro, il giorno dopo quasi sempre ci sono scontri verbali nei luoghi di lavoro. Fortunatamente negli ultimi anni stiamo vivendo un'atmosfera magica, di pura rivalsa. I 9 anni di successi loro sono stato parecchio difficili, ma abbiamo sempre saputo difendere i nostri colori a testa alta".  Come si vive a Torino da primi in classifica a +17 sulla Juventus? "Esaltazione pura. Già due anni fa li abbiamo battuti in 2 finali nel giro di pochi mesi. Quest'anno, soprattutto dopo l'1-0 del Meazza, lo sfottò ha raggiunto dei livelli altissimi. Iniziare il turno di lavoro è quasi diventato un piacere ed incontrare juventini tutti i giorni è ormai stucchevole. Quando ti incrociano cercano di evitarti o ti salutano con un filo di voce, è diventato sublime.  Per anni siamo stati sbeffeggiati, adesso la situazione si è capovolta e loro ne soffrono particolarmente. Li abbiamo portati a tifare per la seconda squadra di Milano: non svegliatemi".  Avete già programmato qualcosa per l'eventuale vittoria della seconda stella? "Speriamo di festeggiare qualcosa di grande. Il 9 giugno in finale è in programma la tradizionale festa di fine stagione. Ne approfitteremo per celebrare la seconda stella ed eventualmente qualcos'altro. Hanno già risposto positivamente al nostro invito altri rappresentati di vari Inter Club e avremo sicuramente anche un ospite d'onore. Sperando che si aggreghi anche qualche ex calciatore dell'Inter che abbiamo contattato. Sarà una grande festa per la nostra Beneamata e per il 61' compleanno del nostro club".  Recentemente avete partecipato ad un incontro con Diego Milito, come è andata? "L'11 marzo la delegazione del nostro Inter Club ha raggiunto Recco per partecipare ad una cena da pelle d'oca. L'invitato speciale era proprio Diego Milito, un eroe del Triplete. Gli organizzatori dell'evento erano i ragazzi dell'Inter Club di Recco. I presenti sono stati ben 342 e, praticamente tutti, non hanno perso l'occasione per farsi selfie e chiedere autografi al Principe. L'invito per tutti noi è stata una grande sorpresa dato che era quasi tutto esaurito ma ringraziamo il presidente Sergio che ci ha contattato. L'organizzazione dell'evento è stata perfetta e la cena si è tenuta al ristorante O' Vittorio di Recco. Dopo la torta, Diego ha salutato tutti quanti guadagnandosi l'uscita tra cori e saluti di grande affetto. Ne approfitto per ringraziare il presidente dell'Inter Club Recco, Sergio Kratochwila per la sua gentilezza e per l'affetto che ha dimostrato di avere nei nostri confronti". 
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