Inter-Genoa non sarà soltanto la sfida tra la prima e la dodicesima squadra del campionato, ma si preannuncia invece come una gara dai risvolti interessanti e inaspettati. È vero che ci sono 69 punti da una parte e 33 dall’altra, una differenza reti di +55 per i nerazzurri contro quella di -3 dei rossoblù con la formazione di Gilardino che ha subito quasi il triplo dei gol incassati dall’Inter, ma occhio a dare il risultato per scontato. Lunedì sera alle 20:45 a San Siro i nerazzurri scenderanno in campo con l’intenzione di mantenere (o magari allungare) quel vantaggio di 12 punti sulla Juventus che sembra avvicinarli sempre di più alla seconda stella sulla maglia, per continuare a stupire e dare continuità ai numeri di una stagione fino ad ora a dir poco spumeggiante. Gli sfidanti, invece, sono lontani dai pericoli della zona retrocessione ma difficilmente lasceranno agli uomini di Inzaghi una comoda vittoria senza lottare per i tre punti, con l’intenzione di proseguire sui buoni livelli di quest’anno e magari togliersi lo sfizio di battere qualche grande. La sfida nella sfida che tutti attendono, però, è il confronto tra i bomber delle due squadre, quei due numeri 9 che in realtà il 9 non lo indossano sulle spalle: Lautaro Martinez e Mateo Retegui, due ragazzi che hanno molto in comune tra posizione in campo, caratteristiche tecniche e storia.

Inter-Genoa, Retegui contro Lautaro: uno lo “manda” Milito e l’altro è il suo successore

Retegui e Lautaro Martinez che esultano a confronto Quando sei un attaccante dell'Inter, la tua professione è fare gol e il tuo passaporto è argentino, c'è sempre una grande figura con cui devi per forza confrontarti in un paragone che sembra obbligatorio: quella di Diego Milito. Se poi hai fatto il tuo esordio tra i professionisti proprio sostituendo "Il Principe", allora questa connessione diventa ancora più forte: era il 1 novembre 2015, in Argentina si giocava Racing-Club Mutual Crucero e al minuto 80' usciva Milito per lasciare spazio a un giovane attaccante detto "Toro". Il resto dell'esperienza nerazzurra di Lautaro, ormai, è storia: già 128 reti in 272 presenze con l'Inter per il classe '97, che ha superato da un pezzo l'ex numero 22 dell'Inter di Josè Mourinho fermo a quota 75 gol in 171 uscite. Tanti i trofei vinti, però, per Il Principe, che ha collezionato a Milano un Campionato, due Coppe Italia, una Supercoppa, una Champions League e un Mondiale per club. Nell'altra metà campo, a vestire i colori che proprio Milito ha indossato alla sua prima avventura italiana, ci sarà un altro argentino (naturalizzato italiano), Mateo Retegui, ed ecco che scatta un altro paragone. Il classe '99 è in rossoblù anche grazie all'influenza del campione argentino, che sembra con una telefonata averlo convinto del calore della città e della tifoseria fino al suo passaggio in Italia avvenuto il 26 luglio scorso dal Tigre per circa 15 milioni di euro. 8 le reti fino a questo momento di Retegui in 21 partite con il grifone che per superare Milito dovrà raggiungere quota 26, e chissà che anche il suo futuro non possa riservare delle tinte nerazzurre.
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Alessandro "Spillo" Altobelli