Lautaro vede le Olimpiadi ma la società tentenna. Vincere un trofeo con il proprio club è un emozione molto forte, specie se la piazza in cui si gioca ha passione, tifo e fedeltà viscerale per i propri colori. D'altronde l'amore per una squadra è un credo che viene passato di generazioni in generazioni, comprendendone le certezze e trasformandolo in un sentimento vero e profondo. Difficilmente si può spiegare a parole cosa può provocare quello che da fuori sembra essere una semplice partita di calcio. Vedere il proprio beniamino alzare un artefatto di metallo è in realtà una liberazione effimera da tutte le preoccupazioni della vita, un'occasione per esternarsi dalla dura realtà ed avvicinarsi a quella bella sensazione di quando si è davvero felici. Spensieratezza, forse, è il termine più giusto. Tuttavia, c'è un luogo in cui alzare trofei è ancora più bello, più magico: la Nazionale. Giocare per la propria nazione è un altro tipo di felicità e di orgoglio, che spinge - o per lo meno dovrebbe - ogni interprete a dare il massimo per soddisfare un intero popolo. Se poi quella Nazionale si chiama Argentina, allora è meglio mettersi comodi se si ha davvero intenzione di comprendere il significato più intimo del Futbol per gli argentini. Lo sa bene il capitano dell'Inter Lautaro Martinez, che nella sua breve carriera ha avuto modo di vincere tutto con l'Albiceleste. Questo potrebbe bastare per molti anni, ma la possibilità di competere per vincere l'unico premio rimasto fuori dalla lista è più viva che mai. Le Olimpiadi 2024 sono ormai alle porte: Lautaro apre ad una convocazione, ma la società potrebbe avere altri piani.

Trittico Lautaro-Olimpiadi-Inter: chi la spunta?

lautaro capitano inter Una Coppa America, una Finalissima e un Mondiale. Non male come palmares nazionale quello del centravanti argentino, che nonostante abbia avuto modo di trionfare in tutte le maggiori competizioni della FIFA pare non si voglia fermare qui. Il capitano nerazzurro, infatti, si è mostrato parecchio interessato a rientrare nei convocati della formazione argentina che prenderà parte alle Olimpiadi di Parigi, che si svolgeranno fra il 24 luglio e il 1o agosto in 7 città diverse della Francia. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che l'ipotetica partecipazione al torneo del n° 10 nerazzurro significherebbe giocare ad alto livello per 14 mesi consecutivi. In effetti la stagione di Lautaro inizierebbe nel mese di giugno con la Coppa America 2024 - competizione in cui El Toro parteciperà sicuramente -, proseguirebbe con le Olimpiadi e la stagione 2024/2025 e terminerebbe in occasione del nuovo Mondiale per Club nel 2025. Uno sforzo encomiabile. È praticamente impossibile pensare di affrontare questi 14 mesi di fuoco e rimanere sempre in forma smagliante. A tal proposito, infatti, l'Inter sta valutando seriamente l'ipotesi di fermare Lautaro e di lasciarlo in vacanza, per poi ritrovarselo ben riposato ad inizio stagione. Ormai è risaputo che la prossima stagione sarà un crocevia importante per l'intera società e il rischio di perdere uno dei migliori giocatori della rosa non è assolutamente contemplabile. La convocazione non è ancora sicura, ma in ogni caso l'Inter gioca d'anticipo e probabilmente opterà per la permanenza a Milano del proprio capitano.
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