L'Inter continua ad imporre il proprio dominio in Serie A, registrando numeri da capogiro. Il girone di ritorno, per giunta, è da record.  Se c'è una cosa che tutti gli appassionati del calcio italiano hanno imparato è che questa stagione è a tutti gli effetti la stagione dell'Inter. Una squadra che dal primo giorno ha subito messo in chiaro chi avrebbe controllato lo scettro, sfornando delle prestazioni di livello ogni qualvolta ce ne fosse bisogno. Una vera e propria corazzata in grado di abbattere chiunque la ostacolasse senza mai mostrare dei segni di cedimento. A tratti la formazione di Simone Inzaghi è sembrata come se fosse pilotata da un'intelligenza artificiale impostata su un unico obiettivo: conquistare la seconda stella. Inutile dire come qualche passo falso c'è stato: l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna rimane tutt'ora molto difficile da comprendere. Nulla da togliere alla squadra dell'ex Inter Thiago Motta - che peraltro nel corso del campionato si sta dimostrando la vera sorpresa di quest'anno -, ma a livello di prestazioni, organico e qualità i nerazzurri avrebbero dovuto passare il turno, per poi continuare ad ambire alla vittoria finale. Tuttavia i rossoblù hanno giocato meglio e hanno chiuso la gara con due reti importanti, senza mai smettere di crederci. Di certo la conquista della Coppa Italia non rientrava fra le prime ambizioni della società, eppure si sa: vincere aiuta a vincere. La delusione più grande rimane, però, l'eliminazione dalla Champions League per mano dell'Atletico Madrid. Le occasioni sprecate all'andata sono state pagate a caro prezzo dall'Inter, che al ritorno al Wanda Metropolitano ha approcciato la gara con uno spirito decisamente lontano da quello di sempre. Non è facile capire se in quella notta a Madrid ci fosse la volontà di non impegnarsi al massimo o se la stanchezza stesse apparendo d'improvviso: l'unica certezza è che la formazione di Inzaghi non era affatto la stessa, portando dunque i Colchoneros a pareggiare i conti prima e a vincere ai rigori dopo. L'emblema di quella gara rimarrà sempre il rigore decisivo di capitan Lautaro Martinez.

Girone di ritorno da record. A Udine dato impressionante

Frattesi esulta con i compagni A inizio stagione è stato fissato l'obiettivo finale: vincere lo Scudetto. Un traguardo che l'Inter ha praticamente raggiunto senza mai sbagliare un colpo, trovando in qualsiasi modo una strategia o una tattica vincente per potersi aggiudicare i 3 punti. In campionato i nerazzurri non hanno mai dato segni di cedimento, imponendo il loro gioco e concedendo agli avversari di assaporare il solo gusto della sconfitta. Un rendimento incredibile che nel girone di ritorno ha avuto il suo massimo picco: la squadra di Inzaghi, infatti, ha registrato la miglior media punti in un singolo girone di ritorno nella storia della Serie A (2.83 circa) a partire dall'era dei tre punti a vittoria. Nella trasferta contro l'Udinese, invece, i nerazzurri hanno terminato la gara con il 76,9% di possesso palla, stabilendo così la percentuale più alta degli ultimi 20 anni.
Cos'è Jdentità bianconera: chi c'è dietro all'associazione che ha emesso un esposto contro l'Inter
Per il post Dumfries occhio ad un terzino del Manchester United: si può prendere per 15 milioni