L'acquisizione dell'Inter da parte di Oaktree è ufficiale. Gli obiettivi del fondo americano sono piuttosto chiari, ma ancora resta in dubbio un fattore.

Durante l'arco di questa settimana l'Inter è stata protagonista di un leggero cambio di direzione. Come ormai noto a tutti, la data di scadenza per il risarcimento del debito del presidente cinese Steven Zhang nei confronti del fondo americano Oaktree non è stata rispettata, portando dunque all'acquisizione totale della società da parte dei californiani. Oltre a fare i dovuti ringraziamenti e i conseguenti saluti ad un presidente che ha fatto la storia di questa squadra, il popolo nerazzurro deve prepararsi ad accogliere questo nuovo ciclo, che deve percorrere ancora un bel po' di strada per potersi stabilire nel migliore dei modi. Un metodo da cui partire, in modo da evitare qualunque tipo di fraintendimento, è stilare sin da subito una lista di obiettivi da raggiungere entro un certo limite di tempo. Qualche giorno fa, durante l'incontro fra i vertici di Oaktree e alcuni membri della dirigenza nerazzurra - fra cui anche il direttore generale Giuseppe Marotta - si è discusso proprio di questo. Il primo passo è la riconferma dell'organico societario, dunque di tutti quei membri che lavorano nelle retrovie del club e contribuiscono ai successi sportivi dei nerazzurri. Una tappa importante che per il momento è stata raggiunta senza troppi sforzi, ma che non gratifica a pieno. Ora gli obiettivi sono ben altri e devono essere inseguiti. Alla base di questo rilevamento c'è la ricerca di un nuovo proprietario, disposto ad accettare i termini del fondo californiano e la sua volontà di rimanere ancora coinvolto nelle questioni dell'Inter. Tuttavia per poter aggiungere all'organigramma un proprietario affidabile e di livello c'è bisogno di raggiungere alcuni punti chiave. Questo processo durerà probabilmente qualche anno, prima di cedere la baracca al giusto conduttore e seguire le vicende nerazzurre con un occhio più distante. La prima mossa sarà dunque il raggiungimento di una 'stabilità operativa e finanziaria', che non solo permetterà una gestione più semplice e facile di tutta la macchina, ma anche di ottenere un appeal decisamente più intrigante, nonché risultare più appetibile ai vari compratori in giro per il mondo. È inevitabile anche il proseguimento del modus operandi che da anni a questa parte ha contraddistinto il grande lavoro di questa società. Per mantenere un bilancio stabile e in attivo c'è necessità di continuare sulla stessa lunghezza d'onda, interpretando le sessioni di mercato e i diversi rinnovi con la medesima mentalità al ribasso. In linea generale il principio guida deve essere quello del risparmio, che non solo permette di praticare liberamente la creatività assoluta del tandem Marotta-Piero Ausilio, ma anche di chiudere le stagioni con un guadagno e non con una perdita. Aspetto fondamentale, vista la volontà dell'Inter di competere per ben 5 competizioni diverse. A tal proposito, i nerazzurri hanno delineato quali saranno le strategie da utilizzare per la prossima stagione: i big non si toccano, spazio ai giovani e ad un processo di crescita. Sorge, quindi, il problema rinnovi: in dirittura d'arrivo quelli di Nicolò BarellaSimone Inzaghi, più distante quello del capitano Lautaro Martinez. Le parole dell'agente incutono un po' di timore, ma dai piani alti della società sono più che convinti che l'amore e la passione per i colori nerazzurri saprà avere la meglio sul centravanti argentino.
Gadget Inter Club 2024/2025: ecco quali saranno
Milan: ufficializzato il futuro di Pioli