Sempre più fiducia a Simone Inzaghi. La nuova proprietà interista conferma il tecnico e gli conferisce un nuovo status con più poteri in ottica mercato.

Dopo la conquista del tricolore che vale la seconda stella della storia dell'Inter, il mister Simone Inzaghi va verso la sua riconferma al centro del progetto nerazzurro. Il tecnico piacentino ha, infatti, conquistato tutti con professionalità e il carattere umano che lo contraddistingue. Infatti, Inzaghi può vedersi sempre di più nello scenario e nel panorama internazionale del calcio: con il ventesimo Scudetto conquistato con i nerazzurri, dominando in lungo e in largo il campionato di Serie A, l'allenatore interista è entrato di diritto nella storia dei vincenti. L'incontro tra Inzaghi e Oaktree è la conferma della sua importanza e della fiducia che squadra e dirigenti hanno posto in lui, anche alla luce della nuova proprietà. Infatti, il fondo americano subentrato al presidente Steven Zhang, ha voluto ribadire questa fiducia con la questione rinnovo, ma anche con la certezza di avere sempre più un ruolo ed un peso specifico in ottica mercato. Come emerge da un articolo della Gazzetta dello Sport, il tecnico piacentino potrà vantare di un nuovo status con più poteri di manovra. In particolare sul mercato: sia richiedendo rinforzi, che ponendo veti su eventuali cessioni di big della rosa Campione d'Italia. Poteri che dovranno essere esercitati nel rispetto dei bilanci. Ma preme molto, sia per Inzaghi che per dirigenza, il rimanere competitivi e continuare il ciclo vincente dell'Inter. A breve - fa sapere il noto quotidiano sportivo - ci sarà un vertice degli uomini mercato, in cui Inzaghi terrà fede alla questione del bilancio, chiedendo pochi acquisti ma ben mirati. Insomma, non un vero stravolgimento di strategia, visto che negli ultimi anni l'Inter ha messo a segno colpi funzionali. Un nuovo status che l'allenatore della panchina dei Campioni d'Italia ha conquistato lavorando in maniera impeccabile, nonostante abbia dovuto assistere (nei suoi tre anni di Inter) alle cessioni e agli addii dei big della squadra. Il suo primo anno in nerazzurro ha visto l'addio di Hakimi, Lukaku ed Eriksen (che sono stati cruciali per il diciannovesimo Scudetto con Antonio Conte). Nel 2022, oltre alle uniche due cessioni di Casadei e Pinamonti, il mancato rinnovo ha portato Perisic via dall'Inter. La scorsa estate, apertasi con la sconfitta in finale di Champions League, ha visto le pesanti cessioni di Onana, Brozovic, Dzeko e al "tradimento" di Lukaku. Ora però Inzaghi vorrebbe evitare grandi cessioni e addii - nei limiti delle offerte che possono arrivare -, per confermare il gruppo che ha vinto in maniera storica lo Scudetto della seconda stella. Con l'obiettivo di ripetersi e fare qualcosa in più su scenari esteri (nuova Champions e nuovo Mondiale per club).
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