La Fiorentina come primo ostacolo per la rincorsa nerazzurra alla vetta della classifica. I ragazzi di Simone Inzaghi sono chiamati a riprendere la marcia in campionato da primi inseguitori della Juventus, seppur con una partita da recuperare. La Beneamata di farà visita a un campo che nelle ultime stagioni è apparso decisamente ostico per i colori della Beneamata.

Fattore Franchi

La Fiorentina è l'avversario designato per riprendere la marcia tricolore interrotta dalla trasferta araba. L'entusiasmante ritorno di Lautaro e compagni non ha sicuramente intaccato la mentalità vincente della squadra, chiamata ora più che mai a mantenere l'asticella su livelli elevati per rimanere in scia alla Juventus, capoclassifica dall'ultimo turno con una gara in più dei nerazzurri. La giornata di riposo concessa dopo le fatiche dell'Al-Awwal Park Stadium è passata velocemente e da questa mattina la squadra ha iniziato a preparare il prossimo appuntamento, fissato alle 20.45 di domenica in trasferta dello Stadio Franchi di Firenze, da diverse stagioni diventato teatro di gare combattute e con numerosi gol. L'impianto intitolato allo storico presidente della Fiorentina, negli anni è sempre stato un campo ostico per l'Inter. Nonostante la Beneamata sia tornata nelle ultime tre stagioni dal capoluogo toscano con tre vittorie e una media gol di 3 reti a partita, la gara con i gigliati nasconde sempre numerose insidie e, se le premesse rendono questo appuntamento come cruciale sulla strada dello seconda stella per i nerazzurri, si preannuncia carica di emozione e adrenalina. La formazione di Vincenzo Italiano sul terreno di casa ha fin qui ottenuto 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte con 17 gol segnati e 10 subiti.

In cammino verso la sfida

Fiorentina e Inter tornano sul terreno del Franchi in Serie A a 459 giorni di distanza dall'ultima gara nella città del Brunelleschi. La prima della classe, in cerca di risposte dopo la convincente vittoria in Supercoppa e a caccia della seconda stella, contro la quarta, chiamata a difendere la propria posizione in chiave Champions League. L'Inter, a seguito della campagna d'Arabia, si trova a far fronte a una piccola emergenza a centrocampo; al netto delle squalifiche rimediate in Supercoppa da Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu, certi di una maglia da titolare saranno Davide Frattesi e Kristjan Asllani. Congelata, almeno per questa settimana dalla dirigenza nerazzurra, la partenza di Stefano Sensi, promesso sposo a titolo definitivo del Leicester, che ritarderà di qualche giorno il suo trasferimento in Inghilterra, destinato probabilmente a concretizzarsi alla ripresa della settimana che porterà al big match in ottica tricolore di domenica 4 febbraio, Inter-Juventus. Sebbene la dirigenza potrebbe essere chiamata a riconsiderare la cessione del centrocampista di Urbino, al momento la società di Viale della Liberazione è concentrata sulla gara con la Fiorentina. Per la trasferta in casa della formazione di Vincenzo Italiano, oltre alla defezione in mezzo al campo, da monitorare sono anche le condizioni di Alessandro Bastoni, risparmiato precauzionalmente nella finale di Supercoppa contro il Napoli a seguito di un affaticamento muscolare patito nell'allenamento precedente la sfida. Qualora il difensore della Nazionale dovesse essere pienamente recuperato, considerando la certa titolarità di Benjamin Pavard come braccetto di destra, Simone Inzaghi dovrà scegliere se schierarlo dal primo minuto o se affidarsi all'esperienza di Stefan de Vrij, in ottima condizione dopo un periodo di naftalina. Nonostante le assenze e le potenziali complicazioni, sembra improbabile che Inzaghi apporti ulteriori modifiche alla formazione, data l'importanza della continuità tattica. La squadra, con alle spalle gli impegni con Napoli e Lazio, dovrà mantenere testa e gambe per prepararsi e far fronte ai risultati della Juventus che, vincendo contro l'Empoli nelle ore precedenti, potrebbe mettere l'Inter a rischio di scivolare a -4 in classifica, rendendo la partita successiva di fondamentale importanza per le aspirazioni al titolo.

Fiorentina-Inter: i precedenti

In Serie A, Fiorentina e Inter hanno dato vita a numerosi incontri spettacolari con molti gol all'attivo. A proposito di reti, viola contro nerazzurri significa gol, tantissimi gol: 41 i palloni terminati in entrambe le porte nelle sfide degli ultimi dieci anni, frutto di colpi di grandi nomi quali Mauro Icardi, che nella sfortunata trasferta del 22 aprile 2017, terminata 5-4 per i viola, realizzò una storica seppur inutile tripletta o le gare al cardiopalma risolte in vista del traguardo come il pareggio per 3-3 della stagione 2018-2019, arrivato al minuto 101 su un discusso rigore concesso per mani di D'Ambrosio o la vittoria sul filo di lana dell'Inter dell'anno passato con Henrikh Mkhitaryan che mise il sigillo alla vittoria nerazzurra per 3-4 all'ultimo minuto di recupero, dopo un vantaggio di due gol rimontato al 90'.  
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