Simone Inzaghi è l’uomo che sta giocando un ruolo fondamentale nella cavalcata dell’Inter in testa alla classifica della Serie A. Il campionato attualmente in corso è testimone della straordinaria rinascita del tecnico piacentino, la cui esperienza e abilità manageriale hanno trasformato l'Inter in una vera e propria corazzata. Solo dieci mesi fa, le voci di un possibile esonero si facevano sempre più insistenti alla luce dei risultati della formazione nerazzurra in campionato che a febbraio dello scorso anno si tornava con ben otto sconfitte incassate, dato nettamente migliorato questa stagione. Le critiche e i dubbi sulla sua leadership sembravano preponderanti, ma il cammino in Champions League culminato con la finale di Istanbul ha ribaltato completamente i giudizi, mettendo a tacere i rumors su un possibile addio. Inzaghi ha dimostrato di avere non solo ottime capacità sul campo ma anche di gestione di un gruppo di giocatori scosso e rinnovato dal mercato estivo. Il merito maggiore dell’allenatore nerazzurro risiede nella sua capacità di andare oltre i risultati immediati e di impegnarsi per una crescita personale e professionale continua. Il suo contratto è in scadenza nel 2025 e, in caso di seconda stella, sembra destinato a essere rinnovato di un'altra stagione con adeguamento dell'ingaggio, a testimonianza della fiducia riposta dal club. Ma più che il futuro contrattuale, ciò che cattura l'attenzione è il modo in cui Inzaghi ha gestito la trasformazione dell'Inter. Nonostante i cambiamenti radicali nella rosa e nell'atmosfera dello spogliatoio, è riuscito a mantenere l'unità e a guidare i suoi ragazzi verso nuovi traguardi e obiettivi.

Il vero leader

Inzaghi ha notevolmente rivoluzionato l’assetto tattico della sua Inter. In estate, al netto delle partenze di alcuni tra i senatori della squadra come Handanovic, Brozovic e D'Ambrosio e di risorse come Onana e Lukaku, il tecnico piacentino, attraverso una costante ricerca di perfezionamento e adattamento alle situazioni di gioco, ha passato il timone della nave nerazzurra a elementi di valore indiscusso quali Barella, Lautaro Martinez, Bastoni, trasformando la squadra e scavando un solco con l'ultima Inter scudettata di Antonio Conte. Elemento chiave anche l'uso sapiente delle rotazioni. Con questo semplice meccanismo, favorito dalle qualità dei cosiddetti sostituti, Inzaghi  ha garantito non solo un risparmio energetico, considerando i fitti e impegnativi appuntamenti in calendario per l’Inter, ma anche un equilibrio nelle dinamiche dello spogliatoio, permettendo a tutti i giocatori di sentirsi parte integrante del progetto, dimostrando capacità straordinarie nel far emergere il meglio dai suoi calciatori e trasformando talenti grezzi in elementi essenziali per gli ingranaggi della squadra  Ogni giocatore, anche quelli meno utilizzati, sa di avere un ruolo importante da svolgere e questo ha contribuito a creare un clima positivo e coeso all'interno del club. La firma di Simone Inzaghi su questa rinascita dell'Inter è inequivocabile; il suo impegno, la sua dedizione e la sua visione hanno posto le basi per un futuro radioso per il club. L'Inter non è solo una squadra, ma una famiglia guidata da un leader carismatico che sta scrivendo pagine indelebili nella storia del club. E con Inzaghi alla guida, il meglio deve ancora venire.
Vincere lo Scudetto nel derby è ancora possibile?
Alessandro "Spillo" Altobelli