La festa per la conquista dello scudetto ha visto l'appello di Marcus Thuram, alla ricerca del tifoso perduto. Se per cercare una persona si è soliti rivolgersi a "Chi l'ha visto?", oggi interpellare la celebre trasmissione Rai sarebbe molto utile. La gioia e il tripudio per lo storico scudetto che è valso anche la seconda stella riecheggia nelle vie di Milano dove la parata sul bus scoperto dei nuovi Campioni d'Italia è stata scortata da oltre trecentomila cuori nerazzurri, uniti all'unisono nella celebrazione per una stagione dominata dall'inizio alla fine. La celebrazione dei tifosi, sfociata in cori e striscioni di sfottò nei confronti delle rivali, è culminata con un divertente strascico che grazie ai social è diventato virale.

Cercasi tifoso che ha riciclato la maglia di Lukaku

tifoso-post-thuram-instagram L'Inter, Campione d'Italia per la ventesima volta nella sua storia, ha costruito il proprio successo sin dalla prima giornata, in una torrida giornata di metà agosto, con il successo sul Monza con i primi due schiaffi sul campionato di Lautaro Martinez, proseguita con la netta affermazione nel derby d'andata, nello scontro diretto in casa del Napoli, detentore del tricolore e con la vittoria di misura sulla Juventus a inizio febbraio. Se sul campo è stato possibile l'avverarsi del sogno chiamato seconda stella, si deve sottolineare l'importanza del lavoro di costruzione di una rosa ingiocabile per quasi tutta la stagione, con Beppe Marotta e Piero Ausilio artefici indiscussi delle solide fondamenta su cui poggia il vincente progetto nerazzurro. L'Inter tricolore però trae le proprie origini dal passato, un passato neanche tanto lontano. Come sottolineato da Stefano Pioli, l'Inter è la squadra più forte del campionato da quattro anni e, sebbene abbia conquistato "solo" due scudetti, tende a cambiare parte della propria pelle di anno in anno; della squadra al ritorno in Champions League sono rimasti i soli Stefan de Vrij e Lautaro Martinez, oggi capitano. Della squadra scudettata di Antonio Conte? I due già citati oltre ai giovani Nicolò Barella e Alessandro Bastoni, al primo titolo allora e alla consacrazione oggi. Inevitabile che i piani cambiano, anche con coloro che hanno preferito uscire di scena in malo modo e che sono stati degnamente sostituiti. Classico il caso di Marcus Thuram, arrivato in estate a parametro zero, per sostituire il "partente" Romelu Lukaku. Alla prima annata in nerazzurro, il figlio d'arte francese, uomo tuttofare in attacco, ha messo assieme 12 gol e 7 assist in campionato, contribuendo al primato non solo dell'Inter ma anche del proprio compagno di reparto, Lautaro Martinez, alla vetta solitaria nella classifica marcatori. Il tutto con ancora 4 giornate da disputare. La straordinaria stagione di Thuram ha fatto si che i tifosi dell'Inter lo amassero sin dall'inizio, ancor prima della perla incastonata all'incrocio dei pali nel derby d'andata e che il ragazzo si legasse fortemente ai colori nerazzurri, tanto da chiedere aiuto sui suoi canali social i tifosi della Beneamata. Nella baraonda generale dei festeggiamenti dopo la vittoria con il Torino, è comparsa l'immagine di un tifoso con indosso una casacca nerazzurra risalente alla stagione 2019-2020. A molti non è sfuggito che il temerario ragazzo, goliardicamente arrampicatosi su un semaforo, ha coperto il nome proprio di Romelu Lukaku stampato sulla divisa con un pezzo di nastro adesivo, andandolo poi a sostituire con quello di Tikus corredato da due stelle. Il nuovo numero 9 nerazzurro, una volta vista la foto, ha lanciato un appello sui social chiedendo ai propri seguaci di aiutarlo a individuare il tifoso con indosso la maglia "farlocca". "Aiutatemi a trovarlo, così gliene regalo una nuova", la promessa dell'attaccante della nazionale francese al ragazzo una volta incontrato. Tra le miriadi di maglie degli anni passati dell'Inter, quella del tifoso sul semaforo ha sicuramente centrato l'obiettivo: i cuori nerazzurri hanno cancellato il passato.
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