Lele Adani ha parlato a margine dell'evento "Il Foglio a San Siro", esponendo le sue considerazione sull'Inter.  Lele Adani, intervenuto a margine dell'evento "Il Foglio a San Siro" ha parlato del recentissimo scudetto ottenuto dall'Inter. Le sue esposizioni sono partite dai meriti e di come lui li suddividerebbe, anche se è sempre molto difficile decretare il migliore, soprattutto in una stagione in cui il gruppo Inter ha dimostrato di essere compatto: "Riguardo alla distribuzione dei meriti dell'Inter, si potrebbe iniziare analizzando la proposta tattica, la consapevolezza e il contributo equo di tutti i giocatori impiegati, tra cui i veterani come Lautaro, Calha, Barella e i nuovi arrivi come Thuram e Sommer, oltre a Dimarco. È stato notato un evidente sviluppo di Inzaghi nel suo ruolo, considerando il cambiamento avvenuto nei suoi atteggiamenti e nella percezione nei suoi confronti nel corso degli ultimi 15 mesi. Si è sottolineato il valore della sua leadership e il suo superamento delle aspettative".

Un confronto con la scorsa stagione

Il confronto con la passata stagione viene spontaneo, soprattutto se si pensa al salto di qualità che Simone Inzaghi e tutta la sua squadra hanno fatto. Gli errori passati sono stati necessari per arrivare a vincere la seconda stella, il percorso è stato lungo ma alla fine i nerazzurri si godono il paradiso: "La scorsa stagione ci sono state 12 sconfitte, ma la forza è stata quella di valutare i propri errori che partivano da una non sempre grande presa mentale. La squadra non ha pianto e ha corretto tutto e tutti i parametri si sono alzati. L'attacco, la difesa, il dominio del gioco. E' sempre stata producente e sorprendente nel farlo. Non era solo la forza ma la sorpresa nella proposta di calcio. L'Inter non solo è stata la più forte ma quella che ha giocato meglio".
Cos'è Jdentità bianconera: chi c'è dietro all'associazione che ha emesso un esposto contro l'Inter
La sliding door scudetto: l'avvicendamento tra Lukaku e Thuram