L'ex direttore generale dell'Inter, Marco Fassone è intervenuto sulla questione legata a Steven Zhang e il futuro della società nerazzurra in vista della scadenza per la restituzione del prestito concesso da Oaktree nel 2021. Marco Fassone, ex dirigente sportivo che ha operato tra il 2012 e il 2015 alla Pinetina e dal 2017 al 2018 sull'altra sponda del Naviglio, ha rilasciato un'intervista a Radio Sportiva in cui, tra i tanti argomenti trattati, ha espresso il proprio parere anche riguardo la situazione attuale del club di Viale della Liberazione e del possibile passaggio della proprietà nerazzurra dalla famiglia Suning al fondo californiano Oaktree il 21 maggio, all'indomani della scadenza per il risanamento del debito a cui manca circa un mese e mezzo. Secondo la visione dell'ex dirigente nerazzurro, lo scenario che vedrebbe la società diventare di proprietà del fondo americano è poco probabile poiché, sottolinea Fassone, l’Inter si trova al vertice poiché è ottimamente gestito dall'interno e il progetto funziona perché nell'ambiente nerazzurro vive una grande armonia tra dirigenti, staff e giocatori. Fassone si complimenta con la strategia adottata dall'Inter affermando che un sistema di gestione societaria come questo non si vedeva dai tempi della presidenza di Massimo Moratti.

Vendita o rifinanziamento

Il presidente Zhang, dall'altra parte immagine del fondo USA Oaktree Le conferme di Fassone arriverebbero direttamente da fonti attendibili e molto addentro l'ambiente Inter, universo da cui si è separato nel 2015 a causa delle frizioni con l'allora amministratore delegato dell'Inter Michael Bolingbroke. Fassone, che durante la presidenza Thoir è stato anche nominato Consigliere Delegato di Inter Brand e e Direttore Generale di Inter Media and Communications, si sente di escludere una potenziale operazione in stile Milan: "Oaktree, a differenza di Elliott, non è un fondo interventista. Sono in corso diverse trattative per risolvere al meglio la questione. La società sta valutando un eventuale prolungamento del finanziamento o se ricorrere alla ricerca di nuovi investitori e al momento esistono due advisor, Goldman Sachs e Reine Group, che si stanno occupando da tempo di trovare finanziatori. Steven Zhang ne è informato e credo gliene abbiano presentati diversi". Ora, le soluzioni sono due secondo l'attuale consulente di Bain Capital: "Presumo che arrivati a questo punto si debbano ipotizzare due strade: la prima porterebbe a un nuovo proprietario che finalmente trova un accordo con Zhang per la vendita della società oppure il presidente dell'Inter potrebbe optare per un nuovo finanziamento con i fondi internazionali per prolungare di qualche tempo il rifinanziamento". Le parole dell'ex dirigente dell'Inter accendono ancor di più la curiosità nel vedere come andrà a finire; la cosa certa finora è che Steven Zhang non ha ancora trovato un partner degno di nota, come dichiarato da Tuttosport. Lo stesso quotidiano sportivo afferma che per rifinanziare il prestito i tempi sono ormai troppo stretti e Zhang si trovi a brancolare nel buio paralizzando ogni tipo di manovra manageriale da parte dell'Inter.
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