Con la posizione di Steven Zhang che si allontana sempre di più dal mondo Inter, quale potrebbe essere il futuro societario per l'Inter? La situazione societaria resta indefinita al momento, visto che le notizie riguardo a un possibile rifinanziamento da parte di Steven Zhang si sono raffreddate sempre di più nelle ultime settimane, con il fondo Oaktree che non sembra essere intenzionato a concedere il rifinanziamento. Lo scenario ad oggi più probabile è che l'Inter passerà di mano, ma a chi e in quali tempi è ancora da scoprire. Chi potrebbe essere il proprietario dell'Inter nella prossima stagione? Cerchiamo di capirlo insieme, analizzando alcune delle possibili ipotesi attualmente sul tavolo.

Dalla presidenza Oaktree alla cessione immediata: gli scenari

zhang chiama inter ucl Se le cose dovessero rimanere invariate, con Steven Zhang che non riesce nell'intento di rifinanziare il debito contratto con Oaktree, al 20 maggio 2024 l'Inter passerebbe in mano al fondo californiano per un valore intorno ai 400 milioni, equivalente al debito che Zhang ha verso il fondo. Il primo scenario dunque prevede che il fondo Oaktree possa decidere di rimanere a capo dell'Inter per i primi mesi o per il primo anno, continuando la politica di riduzione dei costi e aumento dei ricavi che proietterebbe la società verso l'autofinanziamento. Un'opzione che non si può scartare in quanto, a differenza di altri fondi che miravano puramente al ritorno economico, il fondo californiano sembra essere entrato in contatto con il mondo Inter secondo canoni più nostrani: fanno infatti parte del CDA del club da tre anni, sono spesso presenti allo stadio e hanno partecipato alla trasferta di Madrid. Segnali che potrebbero rivelare un'interesse più duraturo nel calcio italiano e nella società Inter. Al netto di queste considerazioni, lo scenario più probabile è che il fondo californiano possa seguire l'esperienza di Elliot quando comprò il Milan nel 2019, rilevandolo dall'inadempiente Yonghong Li, per poi rivenderlo nel 2022 al fondo Redbird, registrando un'importante plusvalenza. La seconda opzione sul tavolo infatti è quella che vede Oaktree rilevare l'Inter a una cifra nettamente inferiore al suo reale valore di mercato (circa 1 mld), per poi rivendere poco dopo a un nuovo investitore, individuato dal fondo stesso, come scritto anche dal Corriere dello Sport. In questo caso, probabile si possa trattare di un fondo americano, visto la nazionalità del fondo Oaktree e visto anche l'aumento di investimenti a stelle e strisce nel nostro calcio nell'ultimo decennio, con diverse proprietà americane che hanno esportato anche nel Bel Paese il proprio modello di sport-business. Non è da escludere anche un fondo proveniente dal mondo arabo, con dei rumors che in passato portavano a pensare a un futuro arabo anche per l'Inter. Su questo aspetto è sembrato d'accordo l'ex dirigente e calciatore Inter Paolillo. Un terzo scenario, sebbene al momento risulti molto difficile, riguarderebbe la possibilità di prolungare il prestito a Zhang a patto che l'attuale presidente dell'Inter trovi un'acquirente entro la nuova scadenza. Anche in questo caso, dunque, la permanenza di Steven Zhang e di Suning a capo del club sarebbe limitata nel tempo ma permetterebbe alla società di continuare a operare come fatto sin qui, esentando Oaktree dalla gestione di un club calcistico della quale hanno poca esperienza. Da parte sua Zhang potrebbe anche riuscire nell'impresa (ad oggi più simile ad un miracolo) di prendere tempo e trovare un terzo investitore che possa prestare i soldi per il estinguere il debito con Oaktree. In questo scenario, Zhang rimarrebbe al comando e il debito sarebbe probabilmente con un'altro investitore, con tassi di interesse più alti e una nuova scadenza temporale. Dopo anni e mesi di notizie, indiscrezioni e ricostruzioni la data decisiva si sta avvicinando. A fine maggio sapremo con qualche certezza in più se il fondo Oaktree sarà il nuovo proprietario, se Zhang avrà ottenuto un'insperato prolungamento del finanziamento o se il fondo californiano intenda rivendere subito l'asset a nuovi fondi o società. Venendo in breve al lato dirigenziale e di campo, la più grande garanzia di continuità è rappresentata dai rinnovi già conclusi e in via di conclusione: la dirigenza ha rinnovato in blocco fino al 2027, i rinnovi di Barella e Lautaro non sono in discussione e rappresentano la garanzia per il futuro in campo e la guida tecnica di Simone Inzaghi è destinata a durare ancora a lungo, con un prolungamento di contratto già pronto anche per il tecnico piacentino.
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