Claudio Lotito, focoso presidente della Lazio che a luglio festeggerà i 20 anni a capo della società biancoceleste, è tornato a far parlare di sé durante i festeggiamenti del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Guido D’Ubaldo. In un contesto extra calcistico, il numero uno della Lazio, impegnato anche nel ruolo di Senatore di Forza Italia e non nuovo a episodi e annunci controversi, ha lanciato una vera e propria bomba destinata a fare scalpore nel mondo del pallone italiano, falcidiato da crisi finanziaria e diminuzione delle entrate che stanno continuando ad alimentare questo conflitto. Se Juventus, Inter e Milan si erano schierate a favore della riduzione del numero di squadre come una possibile soluzione, il presidente della Lazio ha messo nel mirino direttamente la FIGC e il presidente Gabriele Gravina.

La Serie C conta più della A

lotito-politicaLotito ha annunciato l'intenzione di intentare una causa contro la FIGC, criticando il sistema decisionale che vede le società di Serie A marginalizzate rispetto alla Serie C. Lotito non gradisce la procedura che porta all'elezione del presidente della FIGC. Il meccanismo che porterà il candidato eletto a occupare la carica di numero uno della Federazione, è ciò che Lotito critica maggiormente poiché 62 sono i voti della Serie A, pari al 12%, 26 della Serie B (5%) e 88 della Lega Pro (17%). Il diritto al voto si estende fino alla Lega Nazionale Dilettanti con 176 (34%), per arrivare ai 103 tra calciatori e tecnici (20%) e per finire i 10 riservati agli arbitri (2%). Si evince che le società di Serie A hanno un peso inferiore rispetto a quelle di Serie C e questo sistema, secondo Lotito, mette in ginocchio le idee dei club di Serie A: “con un eventuale accordo tra Lega Dilettanti e Lega Pro sui voti con cui eleggere il presidente federale, qualsiasi voto espresso dai club di Serie A e Serie B non conterebbe ai fini dell’elezione del presidente per via del numero troppo elevato di società minori. In sintesi, un club di Serie C conta più di uno di A e paradossalmente una società dilettante più di una squadra che gioca in Champions League nonostante questi ultimi producono la maggior parte del fatturato grazie a una maggiore visibilità”. Il presidente della Lazio denuncia il sistema attuale come ingiusto e promette azioni legali per un cambiamento delle regole. In definitiva, le diverse tensioni sfociate tra i club di Serie A e la FIGC riflettono quanto il calcio italiano abbia la necessità di trovare una stabilità generale, dovendo affrontare ostacoli quali la crisi finanziaria e della governance del sistema calcistico nazionale. La proposta di Lotito di trasformare la Serie A in una nuova entità simile alla Premier League suggerisce un desiderio di cambiamento radicale per garantire un futuro più sostenibile ed equo per il calcio italiano.
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Alessandro "Spillo" Altobelli