L'eliminazione dall'Europa League si è rivelata fatale per Stefano Pioli, che al termine della stagione saluterà il Milan. I nomi sondati per sostituirlo sono 4. Era solo una questione di tempo prima che il tecnico del Milan Stefano Pioli venisse ufficialmente invitato a lasciare la guida dei rossoneri. Nulla è ancora ufficiale, ma la maggior parte dell'opinione pubblica e della stampa è certa della scelta della società. Dopo aver riportato uno Scudetto che mancava da 11 anni, il percorso di Pioli ha riscontrato spesso degli alti e bassi, passando per risultati assurdi in campionato al giocarsi una semifinale di Champions League battendo un Napoli inarrestabile. Quest'anno i presupposti per fare di meglio c'erano tutti, ma probabilmente un'assenza di spirito collettivo, una gestione sbagliata e l'eliminazione prima dal girone di Champions e poi ai quarti di finale di Europa League sono state determinanti al fine di questa scelta. Di certo i rossoneri daranno i giusti meriti e ringrazieranno correttamente l'operato del tecnico italiano, che nonostante i diversi scivoloni degli ultimi anni ha comunque garantito al Milan un discreto rendimento in campionato e la partecipazione alla Champions League. Al momento, però, il suo destino lo porterà sicuramente lontano dal Milan, un'esperienza molto bella ma piena di rimorsi. Ora la società rossonera sta già valutando il suo papabile sostituto, seppure non sia poi così facile rintracciare il profilo più adeguato per un gruppo che più che mai ha bisogno di una stabilità e di una personalità forte. I nomi sondati per il post-Pioli sono in tutto 4.

Da Lopetegui a Gallardo: chi sarà il prossimo allenatore del Milan?

Stefano Pioli - sostituti Archiviato il caso Pioli, il Milan è già alla ricerca del sostituto. I primi nomi sondati sono piuttosto curiosi, ma il loro recente rendimento con le rispettive squadre destano altrettanti dubbi sull'effettiva funzionalità di questi allenatori. Il primo è Julen Lopetegui, fermo da più di un anno dopo l'ultima esperienza al Wolverhampton. Da quelle parti il tecnico spagnolo non è visto poi così bene, poiché a causa di alcuni problemi finanziari del club ha deciso a solo 6 giorni dall'inizio della stagione di lasciare il suo incarico d'allenatore. Di certo i risultati raggiunti nella stagione precedente non gli avrebbero garantito comunque una permanenza duratura, ma si dia il caso che una decisione così drastica ha inevitabilmente peggiorato i rapporti. Il secondo nome è quello dell'ex Roma Paulo Fonseca, momentaneamente in forza al Lille. Sebbene in Italia sia conosciuto per l'incredibile errore sulle sostituzioni in occasione di Roma-Verona, in Francia il tecnico portoghese sta facendo decisamente bene. Dopo 30 giornate di campionato, infatti, il Lille è al 4° posto in classifica a più 2 sul Nizza quinto - peraltro con una partita in meno. Un ottimo percorso che al momento sta dando ragione all'ex allenatore della Roma, che potrebbe avere l'opportunità di riprendersi la giusta rivincita anche in Serie A, magari proprio con il Milan. Il terzo nome è Christophe Galtier, attualmente allenatore della squadra qatariota Al-Duhail. La sua carriera da allenatore ha avuto degli alti e dei bassi, ma di base non si può dire che non sia un allenatore abbastanza preparato. L'esperienza in una grande squadra come il Paris Saint-Germain lo ha sicuramente forgiato, ma se non fosse stata per la Supercoppa francese e la Ligue 1 la sua parentesi parigina sarebbe stata definita come un vero e proprio fallimento. Questo, però, sembra non spaventare il Milan, che nel proprio taccuino reputa il nome del tecnico francese come una possibilità concreta. L'ultimo nome è quello dell'argentino Marcelo Gallardo, tecnico della potenza araba Al-Ittihad. Così come per tanti grandi nomi del calcio europeo - che hanno deciso di ritirarsi in Arabia per poter giocare un calcio competitivo, a detta loro -, anche lui sta riscontrando parecchie difficoltà nel gestire pienamente il mondo arabo e le sue culture. A tal proposito Gallardo sarebbe interessato ad un'esperienza in Europa e, perché no, magari in una grande squadra come il Milan.
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