Uno dei giocatori simbolo dell'Inter vincitrice dello Scudetto, è sicuramente Henrikh Mkhitaryan, con il centrocampista armeno che è diventato imprescindibile per Simone Inzaghi. La scorsa estate, con l'acquisto dell'Inter di Davide Frattesi, tifosi ed addetti ai lavori hanno subito ipotizzato a un centrocampo composto da Barella, Calhanoglu e lo stesso ex Sassuolo. Così non è stato: sin dall'inizio della stagione, il titolare è stato sempre Henrikh Mkhitaryan, che ha giocato in tutte le partite di Serie A, raramente entrando dalla panchina. Un trend che è continuato dalla scorsa stagione, con Simone Inzaghi, che a causa dell'infortunio di Brozovic, ha iniziato a schierare Calhanoglu come regista, ma non levando mai dal campo Mkhitaryan.

Mkhitaryan, da ricambio di lusso a titolare fisso

Il centrocampista armeno può vantare una carriera di primo livello: ha militato in club come Arsenal, Borussia Dortmund, Shakhtar Donetsk, Manchester United, Roma ed infine Inter. Secondo i dati raccolti da Transfermarkt.it, al momento Mkhitaryan ha giocato poco meno di 700 partite (669 per la precisione), segnando 180 gol e 147 assist.  Ha vinto trofei ovunque andato, lasciando sempre il segno da protagonista. Uno dei problemi dell'armeno, è stata la sua tenuta fisica: a causa di qualche infortunio muscolare di troppo, Mkhitaryan non è mai riuscito ad essere sempre presente durante tutte le stagioni che ha giocato. Ed è incredibile come il suo miglior anno, sotto questo punto di vista, sia arrivato all'età di 35 anni. Il centrocampista ha sempre messo campo in tutte le partite disputate dall'Inter durante la stagione, con la sola eccezione del match giocato contro il Benfica in Portogallo, dove Inzaghi fece un massiccio turnover, con la qualificazione agli ottavi già in tasca. Non molto presente in zona gol quest'anno, con sole due reti realizzate (entrambe nel derby d'andata contro il Milan vinto per 5-1), ma ben 11 assist distribuiti verso i compagni. Ad inizio stagione, più di qualcuno si chiedeva del perchè un centrocampista come Davide Frattesi non avesse grande spazio. Ma a suon di grandi prestazioni, in zona offensiva e non solo, Mkhitaryan ha zittito le polemiche, ed il buon Frattesi se n'è fatto una ragione. Il rinnovo ufficializzato fino al 2026 è la testimonianza di come sia ritenuto un giocatore fondamentale, ed in queste condizioni atletiche può essere considerato uno dei migliori centrocampisti in Serie A e non solo. Inzaghi gli ha cambiato la collocazione in campo: da trequartista, a partire dalla scorsa stagione il tecnico dell'Inter l'ha sempre schierato come interno in un centrocampo a tre, fornendo sin da subito ottime prestazioni. Nella prossima stagione, oltre a Frattesi, ci sarà anche Zielinski che scalpiterà per un posto da titolare, ma scalzare questo Mkhitaryan, sarà veramente difficile.
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